La Nuova Sardegna

Olbia

File e disservizi alle poste Il sindaco: «Adesso basta»

di Giuseppe Pulina
File e disservizi alle poste Il sindaco: «Adesso basta»

Addis scrive alla direzione generale dell’ente: «Si ritorni all’orario completo I cittadini non possono stare in coda per ore al freddo e sotto la pioggia»

10 dicembre 2020
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TEMPIO. Disagio e ora anche rabbia. Le lunghe file che si vedono spesso davanti all’ingresso dell’unico ufficio postale della città stanno facendo crescere il livello di irritazione dei tempiesi che, spesso scoraggiati dai lunghi tempi di attesa per l’erogazione del servizio, rinunciano stizziti all’operazione da fare, augurandosi che l’indomani ci siano meno difficoltà.

A seconda dell’urgenza (prelievi o bollette in scadenza), c’è anche chi va fuori città per trovare un ufficio postale disponibile. Del problema ha preso pubblicamente atto il sindaco della città con un comunicato rivolto a tutti i tempiesi.

«Tra le tante emergenze che la città sta affrontando in questo periodo - dichiara Giannetto Addis - e che l’amministrazione sta provvedendo a gestire e risolvere, non abbiamo voluto trascurare il grave disagio causato dalla riduzione dell’orario di apertura dell'unico ufficio di Poste Italiane della nostra città, che a causa dell'emergenza Covid 19 dallo scorso mese di febbraio garantisce l'apertura degli uffici solo al mattino, causando disservizi agli utenti». Non si tratterebbe solo delle file da fare, ma anche dell’impossibilità di attendere all’interno dell’ufficio, dovendo sostare fuori al freddo o sotto la pioggia. Tanto più che lo spazio in cui si concentra la fila è oggi limitato dalle transenne di un cantiere per la sistemazione della piazza antistante l’ufficio postale. Che fare allora? Il sindaco ha pensato di rivolgersi direttamente ai vertici di Poste Italiane. Queste le sue parole: «Dopo aver sollecitato più volte e anche per le vie brevi la Direzione locale dell’ufficio postale di Tempio affinché venissero ripristinati gli orari ordinari di apertura al pubblico dell'ufficio, il giorno 3 dicembre abbiamo provveduto a inviare un sollecito formale alla Direzione Generale delle Poste Italiane a Roma». Addis, nella sua missiva alla Direzione delle Poste, non lamenta solo la criticità del servizio, ma presenta anche delle proposte. «Abbiamo segnalato come tale riduzione di orario, che i cittadini ancora sopportano per spirito di sacrificio in ragione delle note vicende sanitarie, stia arrecando disagi non più tollerabili all'utenza, specie per quanti lavorano tutto il giorno e sono impossibilitati a recarsi negli uffici al mattino. Per questo, abbiamo chiesto l’immediato ripristino degli originari orari di apertura al pubblico (8- 18.50), anche in virtù del fatto che l'orario ordinario appare più idoneo a garantire un'affluenza meglio distribuita nell'arco dell'intera giornata». Se dovessero intervenire novità, il sindaco promette di comunicarle tempestivamente ai cittadini. Il fatto che non sia ancora accaduto potrebbe significare che, anche in questo caso, i tempi di attesa non saranno brevi.

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