La Nuova Sardegna

Olbia

Dogana ed ex polveriera alla ricerca di un futuro

di Serena Lullia
Dogana ed ex polveriera alla ricerca di un futuro

Le due opere sono inserite da anni nel Piano delle valorizzazioni degli immobili Il consigliere Bacciu: «Se l’ente non ha progetti, valutiamo la cessione ai privati»

02 gennaio 2021
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OLBIA. Gioielli e patacche. C’è tutto questo nel “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni dei beni immobili comunali” approvato dal Consiglio. Ogni anno l’ente, per legge, deve fare l’elenco degli edifici che possiede, quelli che sta valorizzando o intende valorizzare e quelli di cui intende disfarsi. L’inventario è più o meno lo stesso da anni. Sotto la voce alienazioni ci sono l’ex Consorzio agrario, in via Genova e le Case minime, il complesso di abitazioni di via Roma per l’acquisizione delle quali gli occupanti hanno un diritto di opzione. Tra le valorizzazioni alcune sono in corso come l’ex mattatoio di via Roma, già ristrutturato e oggi diventato il MusMat, destinato a Centro per le creatività emergenti. Altre sono work in progress come il teatro Michelucci, la cui gestione è oggetto del protocollo di intesa tra il Comune e la Fondazione Giovanni Michelucci, e i parcheggi interrati di piazza Mercato. Altre sono solo sulla carta, come il fabbricato fatiscente di via Andrea Doria, la Vecchia dogana di Sa Testa e l’ex polveriera al Fausto Noce. «L’approvazione del Piano – spiega il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Altana – è un atto necessario dal momento che è allegato al bilancio. Per la verità non è che questo patrimonio si modifichi di anno in anno, è sempre lo stesso. Ma andiamo a mettere gli immobili in quell’elenco per potergli dare, pensiamo, nuova vita tramite concessione o locazione». Ma per il consigliere di opposizione Davide Bacciu, il “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni” rischia di essere uno sterile elenco di opere senza un reale futuro. «Da quando c’è questa amministrazione il Piano non è mai transitato in commissione Lavori pubblici, solo in quella Bilancio – dice Bacciu –. Nel momento in cui ci sono scelte politiche da fare, quando si decide cosa inserire o meno nell’elenco bisognerebbe discuterne. Qui invece vedo tutta una serie di immobili che sono lì da anni e si trascinano senza alcun tipo di intervento concreto». Bacciu fa due esempi. «L’ex polveriera in località Fausto Noce – sottolinea –. Valorizzarla con quale fine? Serve una idea, un progetto. Se questa maggioranza ce l’ha, la spieghi, altrimenti non sarebbe meglio inserirla nel piano delle alienazioni e valutare se c’è qualche privato interessato ad acquisirla e valorizzarla davvero?. Nell’elenco c’è anche la vecchia dogana di Sa Testa. Quell’edificio fa parte della storia di Olbia, ma nelle condizioni in cui si trova è un ricettacolo di spazzatura che offende la memoria della città. Se davvero dobbiamo parlare di valorizzazioni mettiamo in campo delle azioni tese alle manifestazioni di interesse. Quello è un patrimonio che va messo a reddito».



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