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Arzachena, benefattore anonimo dona 5 apparecchi per fare tamponi
Sono in grado di rilevare agenti infettivi di vario tipo, non solo Covid
03 gennaio 2021
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ARZACHENA. La beneficenza è un fatto di cuore, non di immagine. Motivo per il quale un cittadino arzachenese ha chiesto che il suo gesto restasse anonimo. Ha donato cinque apparecchiature sanitarie, con relativi complementari, per rilevare la presenza di agenti infettivi, tra cui il Covid. Bocche cucite sul cuore buono della comunità che in questo momento così delicato ha voluto tendere la mano agli arzachenesi.
La giunta guidata dal sindaco Roberto Ragnedda ha accolto con favore la donazione dal momento che, come si legge in delibera, «i beni rivestono particolare importanza per il Comune di Arzachena e per la comunità gallurese tutta, in quanto andrebbero a coadiuvare il servizio sanitario locale. Queste apparecchiature devono essere utilizzate in strutture sanitarie e da personale specializzato».
Obbligatorio per l’ente compiere alcuni atti burocratici prima di accettare la donazione «che riveste carattere meramente liberale e non è vincolata ad alcuna controprestazione in favore del soggetto donante». La donazione rientra a tutti gli effetti tra quelle di beni mobili e come prevede la legge deve essere fatta per atto pubblico, sotto pena di nullità.
Sulla base di queste esigenze tecniche è stato predisposto un documento attraverso il quale gli apparecchi sanitari vengono acquisiti nel patrimonio dell’ente «con un sentimento di gratitudine verso il benefattore».
La giunta guidata dal sindaco Roberto Ragnedda ha accolto con favore la donazione dal momento che, come si legge in delibera, «i beni rivestono particolare importanza per il Comune di Arzachena e per la comunità gallurese tutta, in quanto andrebbero a coadiuvare il servizio sanitario locale. Queste apparecchiature devono essere utilizzate in strutture sanitarie e da personale specializzato».
Obbligatorio per l’ente compiere alcuni atti burocratici prima di accettare la donazione «che riveste carattere meramente liberale e non è vincolata ad alcuna controprestazione in favore del soggetto donante». La donazione rientra a tutti gli effetti tra quelle di beni mobili e come prevede la legge deve essere fatta per atto pubblico, sotto pena di nullità.
Sulla base di queste esigenze tecniche è stato predisposto un documento attraverso il quale gli apparecchi sanitari vengono acquisiti nel patrimonio dell’ente «con un sentimento di gratitudine verso il benefattore».