La Nuova Sardegna

Olbia

Ultimatum dell'assessore regionale: «Concessioni balneari, mando i commissari»

di Antonello Sechi
Ultimatum dell'assessore regionale: «Concessioni balneari, mando i commissari»

Quirico Sanna avverte Nizzi (Olbia), Ragnedda (Arzachena), Truzzu (Cagliari) e gli altri sindaci che rifiutano l’estensione al 2033

08 gennaio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Quindici giorni. Poi a Olbia, Arzachena e Loiri Porto San Paolo (ma anche a Posada, Cagliari e Quartu Sant’Elena) arriveranno i commissari inviati da Quirico Sanna per rinnovare fino al 2033 le concessioni balneari che i sindaci e i comuni riottosi rifiutano con convinzione. L’assessore regionale all’Urbanistica e agli Enti locali ha deciso di rispondere a muso duro alla sfida che gli arriva dai sindaci dei maggiori comuni galluresi, peraltro suoi alleati nello schieramento di centrodestra. Sanna ha firmato il provvedimento ieri e lo ha fatto trasmettere agli interessati. Nizzi e gli altri colleghi vengono diffidati «a procedere, entro quindici giorni dal ricevimento della presente, con l’avvio dei procedimenti di estensione delle concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033, dandone conferma allo scrivente». In caso contrario «si avvieranno le procedure per la nomina di uno o più commissari che provvederanno in via sostitutiva». Il «cordiali saluti» finale, ovviamente, è puramente formale: lo scontro è durissimo, anche perché va avanti da molto tempo con toni che, specie da parte delle organizzazioni di categoria dei balneari, almeno a Olbia, hanno sfiorato la rissa.

Il termine imposto dalla Regione ai Comuni scadeva nei giorni scorsi. Ma Settimo Nizzi ha ribadito il suo no all’estensione al 2033 e ha annunciato solo la proroga tecnica di un anno. La finalità della miniproroga – ha spiegato il sindaco di Olbia – «è quella di garantire i servizi sulle spiagge anche durante il tempo tecnico necessario al completamento dell’iter di approvazione del Piano di utilizzo dei litorali e alla predisposizione dei bandi di gara a evidenza pubblica, in linea con quanto previsto dalla normativa europea». Per il sindaco di Olbia, infatti, le concessioni vanno rimesse in gioco e assegnate come chiede l’Unione Europea nel rispetto delle norme sulla concorrenza. Analoga la decisione dell’amministrazione comunale di Arzachena, altro territorio ad altissima intensità turistica: proroga di un anno delle 91 concessioni autorizzate nei suoi 80 chilometri di costa. «Consentiamo agli operatori – ha spiegato il sindaco Roberto Ragnedda – di proseguire l’attività in attesa di chiarezza tra la norma nazionale e la disciplina europea oggi in contrasto». Dietro lo scontro sulle norme ci sono interessi economici molto forti. Per le amministrazioni, ad esempio, i vecchi canoni pagati ai comuni dai concessionari sono irrisori rispetto al volume di affari degli stabilimenti balneari. Resta il fatto che il contrasto sulle norme, secondo l’assessore regionale, non c’è: non vale la normativa europea, spiega, trovando conforto in una sentenza del Tar di Lecce, ma va applicata la normativa nazionale del 2018 e del 2020 e i conseguenti provvedimenti della Regione.

La conclusione di Quirico Sanna è netta: quindici giorni di tempo entro i quali Nizzi, Ragnedda e i colleghi dell’altro manipolo di comuni riottosi dovranno approvare la sospirata proroga quindicennale. Altrimenti, arriverà il commissario e sarà uno schiaffo.

Non resta che attendere. Di sicuro, Quirico Sanna ha fatto contenti i balneari che ieri hanno fatto un tifo da stadio per il suo provvedimento.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative