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Olbia

La Maddalena, Usca operativa ma con un solo medico che arriva da Olbia

La Maddalena, Usca operativa ma con un solo medico che arriva da Olbia

La Assl ha dovuto riorganizzare il servizio dopo le dimissioni di due dottori. Le ultime il 15 gennaio

20 gennaio 2021
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LA MADDALENA. L'Usca è operativa, ma con modalità differenti rispetto al passato. Il chiarimento della Assl di Olbia arriva dopo la denuncia dell'associazione Presidio Paolo Merlo che aveva lanciato l’allarme. «Dei tre medici promessi dall’Ats non ce n’è nemmeno uno», aveva dichiarato il presidente Aldo Pireddu facendo riferimento alla giornata di lunedì. 

La polemica e la preoccupazione dei pazienti Covid alla Maddalena, al momento una ventina, ha spinto la Assl a spiegare meglio la situazione. In sintesi due medici si sono dimessi, l'ultimo il 15 gennaio. La copertura del servizio è quindi garantita da un medico che viene mandato a rotazione dal distretto di Olbia, dal lunedì al venerdì, la mattina, e in caso di esigenze straordiarie anche il sabato e la domenica. 

 «Due medici hanno dato le dimissioni, le ultime sono state presentate il 15 gennaio – conferma la Assl di Olbia –. La Direzione, di concerto con il Distretto, per garantire alla popolazione isolana la continuità assistenziale, ha provveduto a inviare, già dalla giornata di sabato 16 gennaio, un medico Usca in servizio presso il Distretto di Olbia. Dalla giornata di lunedì 18 gennaio la Direzione della Assl ha provveduto a riorganizzare l’attività dei medici dell’Usca in ambito aziendale, prevedendo la rotazione dei medici all’interno dell’Area così da sopperire eventuali carenze locali di personale». 

Il sindaco Fabio Lai bacchetta l’associazione presidio Paolo Merlo e la accusa di allarmismo invitando a una lettura attenta dei numeri dei contagi. «L’Usca non gestisce l’emergenza, è una unità speciale che si occupa di controllo domiciliare dei malati Covid-19. Il suo assetto viene costantemente modificato in base al numero dei contagi. Senza dubbio ha svolto e continua a svolgere, un servizio essenziale quanto eccezionale nella lotta contro la pandemia ma è destinata a essere progressivamente disattivata con il cessare dell’emergenza sanitaria. La proroga della sua operatività, non a caso, viene effettuata periodicamente. Qualcuno non ha capito questo concetto semplicissimo e crea allarmismi ingiustificati. Paradossalmente, la fine del suo operato coinciderà con la conclusione dell’emergenza sanitaria in corso. Non stiamo parlando di medici ospedalieri. Se l’azienda sanitaria decide di potenziarla vuol dire che stanno aumentando i contagi. In questo momento, per fortuna, i casi a La Maddalena sono in progressiva diminuzione rispetto a due mesi fa, periodo in cui abbiamo subito il picco più alto e richiesto il potenziamento».

Sull’argomento interviene anche il capogruppo regionale della Lega, Dario Giagoni. «Sul problema che è sorto dopo la rinuncia dei due medici, ognuno di noi, dall’assessorato, all’azienda sanitaria, al sindaco, ha lavorato alacremente. Capisco bene come una popolazione che per tanto tempo si è vista depredata dei propri diritti nutra lecita diffidenza verso promesse fatte e progetti da attuare, ma ci tengo a precisare una cosa: il servizio Usca è sempre stato garantito. I 20 pazienti attualmente positivi sono seguiti costantemente dagli operatori del servizio. Ritengo che si sia ottenuto un buon risultato garantendo la presenza di un medico Usca dal lunedì al venerdì».

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