La Nuova Sardegna

Olbia

Maratona Puc, da martedì all’esame 758 osservazioni

di Serena Lullia
Maratona Puc, da martedì all’esame 758 osservazioni

È durata tre mesi l’analisi delle richieste dei cittadini dal punto di vista tecnico  Il presidente Monni: «Ora spetta alla commissione Urbanistica l’analisi politica»

23 gennaio 2021
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OLBIA. Riparte la maratona del Puc. La commissione Urbanistica comincia a scaldare i muscoli martedì con la prima riunione. Sul tavolo l’esame delle 758 osservazioni al piano urbanistico versione Nizzi. Il presidente della commissione, Bastianino Monni, ha pianificato l’agenda della settimana con turni da lavori forzati. Una riunione al giorno. E si andrà avanti così fino all’esaurimento delle osservazioni.

Mentre all’esterno sembrava che il Puc fosse sparito in qualche cassetto, l’ufficio tecnico passava al setaccio le richieste. Un lavoro lungo tre mesi. Le osservazioni non sono altro che lo strumento che la legge dà a i cittadini e società per chiedere al Comune di correggere la proposta di sviluppo contenuta nel Puc. Il settore Urbanistica guidato dal dirigente Davide Molinari ha valutato dal punto di vista tecnico tutti i suggerimenti. Ha quindi verificato la loro compatibilità con la normativa vigente e con la filosofia della pianificazione dettata dall’amministrazione. Dalla prossima settimana la valutazione sarà anche politica.

I numeri. 565 i protocolli, 758 osservazioni in totale. «Se le esaminiamo dal punto di vista della tipologia il 45% riguarda le zone agricole – spiega il presidente Monni –. Le restanti fanno riferimento a zone H di tutela e F turistiche. Se le guardiamo sotto il profilo degli ambiti riguardano prevalentemente Murta Maria, Porto Rotondo e Pittulongu».

Tour de force. «Dal 19 ottobre a oggi, insieme alla struttura tecnica e al sindaco abbiamo esaminato tutte le 758 osservazioni – aggiunge Monni –. Un lavoro lungo e minuzioso di valutazione dal punto di vista tecnico-politico. Un importante passo avanti verso la pianificazione e lo sviluppo del territorio in armonia con la tutela ambientale e il tessuto sociale e produttivo».

Le richieste. La richiesta più gettonata è il ritorno in zona agricola di aree diventate H nel Puc, quindi super tutelate, o almeno l’ attenuazione dei vincoli. Ci sono poi osservazioni per ritornare alle prescrizioni del vecchio piano di fabbricazione. Alcune richieste hanno un destino più o meno scontato. Come quella del Grig, il Gruppo di intervento giuridico. Impossibile che la cancellazione degli hotel 5 stelle a Capo Ceraso e a Pittulongu possa essere accolta.

L’iter. Completato l’esame in commissione, il pacchetto di osservazioni insieme al Puc prenderà la strada di Cagliari. Tocca alla Regione l’istruttoria del Piano. Solo allora il progetto di sviluppo urbanistico di Olbia ritornerà in Consiglio per l’esame delle osservazioni e l’adozione definitiva. Ma ancora l’iter non sarà finito. Il Puc adottato dovrà ritornare nel capoluogo per il sigillo finale: la certificazione di coerenza.

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