La Nuova Sardegna

Olbia

Ambiente e urbanistica due sequestri in Costa

di Tiziana Simula
Ambiente e urbanistica due sequestri in Costa

Pugno di ferro della Procura: sigilli a una piscina costruita davanti al mare  Blitz della Forestale in una maxi discarica a Monte Tiana. Cinque denunce in tutto

19 febbraio 2021
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ARZACHENA. Le bellezze ambientali della Costa Smeralda sotto la lente della Procura. Il rispetto delle norme urbanistiche, paesaggistiche e ambientali hanno fatto scattare nuovi controlli sul territorio determinando due importanti sequestri, con cinque persone denunciate: i sigilli sono scattati in una piscina vista mare costruita davanti alla spiaggia di Liscia di Vacca. Un altro sequestro è stato eseguito in località Monte Tiana, a circa un chilometro e mezzo da Arzachena (in direzione Palau): in questo caso, si tratta di una maxi discarica abusiva dove erano stati abbandonati rifiuti di ogni genere, compresi quelli speciali.

La piscina vista mare. Il sequestro disposto dalla Procura guidata da Gregorio Capasso, particolarmente vigile sui reati ambientali, è stato messo in atto dalla polizia locale di Arzachena. Il provvedimento è scattato l’altro ieri. Nel mirino dei controlli, avviati già da tempo dagli uomini del comandante Giacomo Cossu, è finita una piscina realizzata a poche decine di metri dalla spiaggia di Liscia di Vacca, in una vasta area dove sono in costruzione delle ville. A segnalare il cantiere erano stati diversi residenti. Stando alle contestazioni della Procura, la piscina sarebbe stata realizzata in difformità rispetto al progetto approvato, modificando la sagoma originaria del terreno, sottoposto a sbancamenti. Le opere realizzate avrebbero modificato il quadro paesaggistico di una delle più belle località della Costa Smeralda.

Indagato il proprietario dell’area, lo svizzero Harcourt di Fabio Marco di Fiano d’Azeglio. Con lui, il direttore dei lavori Giuseppe Carboni e Agostina Azara, titolare dell’impresa Azara di Arzachena. La Procura contesta loro violazioni edilizie, paesaggistiche e delle bellezze naturali.

La maxi discarica. Ad Arzachena, invece, sono entrati in azione gli uomini della Forestale. Il nastro rosso e bianco è stato srotolato su una vasta area di oltre 150 metri quadri all’interno di un terreno esteso diversi ettari, nella quale è sorta una mega discarica abusiva. Sul suolo sono stati abbandonati rifiuti edili, ma anche rifiuti speciali e pericolosi, come taniche di oli esausti e batterie di auto. Parte dei rifiuti era sparsa sul terreno, parte gettata in uno scavo realizzato nel suolo, e parte anche bruciata. Sotto sequestro anche un piccolo fabbricato abusivo. Denunciati i due proprietari dell’area, assistiti dall’avvocato Fernando Maimone. La Procura contesta loro il reato di discarica abusiva, ma anche quello di abusi edilizi in area sottoposta a vincolo paesaggistico.

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