La Nuova Sardegna

Olbia

La Provincia: «Ora basta falsità»

di Marco Bittau
La Provincia: «Ora basta falsità»

Precipita la situazione al Deffenu, scontro fra il commissario Pietro Carzedda e il Consiglio d’istituto

21 febbraio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Muro contro muro, volano parole pesanti tra la Provincia e il Consiglio d’istituto del Deffenu. La scuola superiore di via Vicenza, diventata un caso in città, è precipitata in piena crisi a causa della mancanza di aule che impedisce lo svolgimento dell’attività didattica in presenza. I genitori eletti nel Consiglio accusano la Provincia, che è alla ricerca di locali da adibire ad aule e laboratori ma che sinora ha prodotto trattative in corso e bandi andati deserti. Secca la replica del commissario Pietro Carzedda: «Sono tutte accuse false».

Intanto la direttrice didattica dell’istituto Deffenu, Salvatorica Scuderi, ha annunciato a partire da domani lo svolgimento all’aperto delle lezioni in presenza. La campanella così suonerà in piazza Martino Cossu, di fronte all’ingresso della scuola. Più o meno all’ora della ricreazione, inoltre, la stessa direttrice didattica ha convocato una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio d’istituto Pier Giulio Mura. Tutto lascia supporre che il vento della polemica soffierà ancora molto forte.

Sull’altro fronte della barricata, dal suo ufficio nel palazzo di via Nanni, Pietro Carzedda ha bollato come «false e gravi le accuse formulate dal presidente del Consiglio di istituto Pier Giulio Mura». Accuse riferite soprattutto alla responsabilità della Provincia nel trovare nuovi locali da adibire nell’immediatezza ad aule e laboratori per garantire lo svolgimento dell’attività didattica.

Erano stati proprio i genitori eletti nel Consiglio d’istituto, lo scorso mese di dicembre, a lanciare l’allarme per la mancanza di aule (almeno 6/8) all’istituto Deffenu, uno dei più affollati di Olbia. Aule necessarie per garantire lo svolgimento della normale didattica, venute meno con l’indisponibilità di quelle della scuola Maria Rocca, concesse in convenzione dal Comune di Olbia fino al 20 dicembre scorso, in attesa che la Provincia provvedesse a reperire nuovi spazi. «Da allora – spiega Pier Giulio Mura, presidente del Consiglio d’istituto – nonostante siano passati alcuni mesi, la situazione non solo non è migliorata ma, se possibile, è anche peggiorata. Nell’ultima seduta del Consiglio d’istituto è emerso con chiarezza la mancanza di alcun intervento da parte della Provincia per ottenere una soluzione immediata all’assenza di aule. Gli studenti, infatti, già pesantemente penalizzati dalla didattica a distanza di questi mesi, ora che a turno frequentano in presenza, sono impossibilitati a utilizzare i laboratori perché gli stessi devono essere utilizzati come aule per le classi in Dad, ospitando i docenti e gli alunni che comunque frequentano in presenza. La scuola e i genitori dall’inizio dell’anno si sono dati da fare per individuare spazi da utilizzare come aule, informando la Provincia. A fronte di tali segnalazioni e offerte, dobbiamo purtroppo prendere atto dell’assenza di qualsiasi riscontro da parte della Provincia che possa in qualche maniera portare una soluzione immediata al problema che impedisce a quasi 200 alunni di svolgere una regolare attività».

Uno scenario però smentito dalla Provincia che ha liquidato come “false e gravi” le accuse del presidente Mura. A tal proposito il commissario della Provincia, Pietro Carzedda, ha anche richiesto la convocazione urgente del Consiglio d’istituto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative