La Nuova Sardegna

Olbia

Romantic scam, svelato l’inganno

di Stefania Puorro
Romantic scam, svelato l’inganno

La truffa scoperta dai carabinieri. Rubato da due nigeriane il profilo Facebook di un sergente Usa

24 febbraio 2021
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OLBIA. Ci sono nuovi particolari sulla truffa romantica (romantic scam) scoperta nei giorni scorsi dai carabinieri. Un inganno sentimentale in cui è rimasta coinvolta una donna olbiese di 50 anni, sposata e con due figli, che è stata appunto sedotta e truffata online. Un flirt virtuale fasullo in cui credeva perdutamente, che le è costato 30mila euro e che, forse, metterà fine anche al suo matrimonio.

Ma lei non è l’unica vittima di questa storia. Il Richard Miller di cui la signora si era infatuata su Facebook esiste. Non si parla dunque di un falso profilo, ma di un profilo vero rubato. Sia il volto di Miller che le sue missioni in Iraq come sergente dell’esercito americano, sono autentici. Ma sono stati usati da due giovani nigeriane (scoperte e denunciate per truffa pluriaggravata) per spillare denaro all’ultima donna finita in trappola.

Lo stesso Miller aveva scoperto alcuni mesi fa questa truffa online e aveva lanciato un appello attraverso la sua pagina Facebook sia per far sapere che qualcuno usava in modo illecito il suo nome per ottenere soldi, sia per fare in modo che il raggiro potesse interrompersi.

Ma così non è stato. Perché a migliaia di chilometri di distanza, a Olbia appunto, una donna è stata agganciata da due nigeriane (dello stesso gruppo di truffatori online che l’inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello sta smantellando) che hanno continuato a spacciarsi per Richard Miller. Il primo passo è stato quello di creare un primo contatto con diverse donne attraverso i social (in questo caso Facebook oltre al sistema messaggistico Hangout) e appeba Francesca (nome di fantasia) ha risposto alla richiesta di amicizia di Richard, è cominciata la storia d’amore virtuale.

Ma erano le nigeriane a parlare a nome di Miller con grande abilità, raccontando di essere in missione in Iraq, di attraversare un momento di difficoltà finanziaria e di dover assistere in Patria i suoi figli minorenni, orfani di madre. Aggiungendo di essere in attesa di ricevere un riconoscimento pari a un milione e mezzo di dollari che avrebbe diviso con lei. Nel frattempo, Francesca ha sborsato in più riprese 30mila euro (che era riuscita a racimolare contraendo prestiti e finanziamenti) per aiutare in questa fase difficile il suo “innamorato”. La donna, però, voleva assolutamente organizzare un incontro e solo di fronte alle continue scuse che si sentiva ripetere(“Non posso muovermi, ho le licenze bloccate”), ha capito di essere stata vittima di una truffa. Così è andata dai carabinieri di Olbia Centro, che dipendono dal reparto territoriale, e ha presentato una denuncia. I militari di via d’Annunzio si sono messi subito al lavoro e dopo una serie di indagini incrociate sono risaliti alle responsabili: due giovani nigeriane che vivono e operano a Milano.

Dopo la denuncia, Francesca ha anche inviato una mail a Richard Miller, per avvertirlo che il suo nome era stato usato pure con lei e che le colpevoli erano finalmente state identificate. Lui, ancora oggi, non le ha risposto.

Questa, comunque, non è la prima truffa romantica che vede come vittima una olbiese. Nella primavera dello scorso anno una facoltosa imprenditrice era finita in una trappola simile. E c’era di mezzo sempre un soldato: un finto maggiore dell’esercito tedesco impegnato impegnato in una missione di pace in Siria. In quel caso la donna, in cambio di un pacco pieno di soldi mai ricevuto, aveva perso ben 33mila euro.

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