La Nuova Sardegna

Olbia

“Speranza Teresina” salvata da un pescatore

“Speranza Teresina” salvata da un pescatore

Mobilitazione per il recupero di una tartaruga “Caretta caretta” nel mare davanti a Capo Testa

01 marzo 2021
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SANTA TERESA. “Speranza Teresina”, una tartarua marina “Caretta caretta” di 32 chili di peso e 70 centimetri di lunghezza, deve la vita all’equipaggio di un peschereccio che l’ha vista in difficoltà al largo di Capo Testa, l’ha recuperata e fatto partire una catena di soccorso che l’ha messa sotto le cure dei veterinari.

Il salvataggio della grande tartaruga è avvenuto giovedì, spiega il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, che ha coordinato i soccorsi. L’operazione ha coinvolto diverse istituzioni: la Capitaneria di porto di Santa Teresa di Galura, il Blon di Palau del Corpo forestale, l’Area marina protetta di Capo Testa-Punta Falcone e lo stesso Parco nazionale. L’incarico di prelevare e trasportare l’animale è stato affidato all’associazione Sea Me Sardinia, che ha consegnato “Speranza Teresina” al personale del Centro di recupero animali marini del Parco nazionale dell’Asinara, dove la Caretta caretta viene assistita e sottoposta alla visita di controllo veterinario.

A battezzare la grande tartaruga marina con il nome “Speranza Teresina” è stato il pescatore che l'ha individuata e salvata mentre si dibatteva nelle acque davanti a Capo Testa.

«Ricordiamo – commenta una nota del Parco nazionale – che questa specie nel Mediterraneo è classificata come “in pericolo” (endangered) nella Lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura e pertanto necessita di particolare attenzione dal punto di vista conservazionistico. Questo è il settimo intervento negli ultimi dodici mesi nell’ambito delle attività della Rete regionale della Sardegna per la Conservazione della fauna marina, effettuato con il supporto dei ricercatori di Sea Me Sardinia per conto del Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena».

Il Parco ringrazia «i pescatori che si sono prodigati per soccorrere l’animale e consentire quindi che venisse assistito e controllato». Ricorda, infine, che in caso di spiaggiamento o di avvistamento di tartarughe marine, delfini o altri cetacei in difficoltà, non bisogna avvicinarsi troppo all’animale, bisogna evitare di toccarlo e va chiamata subito la Capitaneria di Porto (numero telefonico 1530), il Corpo forestale e vigilanza ambientale (1515) o il gruppo di intervento di Sea Me Sardinia (349 4712348 o 371 4389134).

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