La Nuova Sardegna

Olbia

I balneari ricorrono al Tar: no alla proroga di un anno

di Gianluca Fois
I balneari ricorrono al Tar: no alla proroga di un anno

Arzachena, 11 aziende hanno chiesto al giudice di cassare la decisione comunale Intanto il consiglio regionale ha tolto la competenza sul demanio agli enti locali

03 aprile 2021
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ARZACHENA. La guerra degli ombrelloni non è ancora finita. Le società titolari delle attività balneari hanno impugnato davanti al Tar il provvedimento con cui il Comune di Arzachena proroga per un anno – e non per 15 come stabilito dal Governo e dalla Regione – le licenze sulle spiagge. La giunta di Roberto Ragnedda ha deciso di resistere in giudizio per difendere la legittimità della sua scelta.

Nei giorni scorsi il consiglio regionale, nel decreto di costituzione delle nuove province, ha inserito un emendamento (approvato) che sottrae ai Comuni la competenza sul rilascio di tutte le concessioni demaniali marittime e le assegna al Governo regionale.

Il Comune di Arzachena ha deciso di non estendere la proroga per le concessioni demaniali balneari per altri 15 anni. Secondo l’amministrazione del comune smeraldino, alla fine del 2021 le concessioni andranno messe a bando.

La vicenda si inserisce nell’ambito del diritto amministrativo più puro e vede coinvolti l’Unione Europea, il Governo, la Regione e sei comuni sardi. Tutto parte dalla legge di bilancio dello Stato del 2019, nella quale venivano prorogate per la durata di 15 anni (fino al 31/12/2033) le concessioni demaniali in essere. A questo punto, con una determina del dirigente Umberto Oppus, la Regione recepisce il provvedimento. I Comuni isolani si sono adeguati tutti tranne sei: Cagliari, Quartu Sant’Elena, Olbia, Arzachena, Loiri e Posada. «La norma è illegittima, illegale e ininfluente», tuonava il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, all’indomani della determina regionale. Le amministrazioni sostengono che esiste una direttiva dell’Unione Europea del 2013 (direttiva Bolkestein) relativa al mercato interno, la quale renderebbe inefficace sia il provvedimento del Governo che quello della Regione. In un clima di incertezza quasi surreale e in piena pandemia si arriva dunque al gennaio del 2021, quando l’ assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, minaccia il commissariamento dei Comuni che non si adegueranno alla direttiva regionale. Per niente turbato dalle insidie del governo regionale, il sindaco Roberto Ragnedda ribadisce che il Comune di Arzachena intende adeguarsi alla normativa europea e pertanto, in attesa che Regione e Governo chiariscano il da farsi, non intende attuare la proroga di 15 anni ma solo di un anno, ovvero fino a dicembre del 2021. Su 80 chilometri di coste, all’amministrazione del capoluogo smeraldino spetterebbe prorogare circa 91 concessioni demaniali.

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