La Nuova Sardegna

Olbia

«Pali e linee telefoniche nel degrado»

«Pali e linee telefoniche nel degrado»

Padru, utente a prefetto e tribunale: impossibili telelavoro e didattica a distanza

04 aprile 2021
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PADRU. Smart working? Didattica a distanza? A Sas Enas, nel territorio di Padru, non c’è pandemia che tenga: impossibile lavorare o studiare da casa, il degrado delle linee telefoniche è tale da impedirlo. Al punto che, dopo gli inutili tentativi di far intervenire la compagnia telefonica, Giovanni Secchi, un residente del luogo, ha preso carta e penna e ha scritto tra gli altri al prefetto, al comune di Padru e al tribunale, con corredo di foto che documentano la situazione. Secchi denuncia «lo stato di degrado e di totale abbandono» in cui si trovano i pali e il cavo della linea telefonica, che in alcuni tratti «creano evidente situazione di pericolosità nei confronti di persone, animali e cose». L’autore della denuncia scandisce la sua odissea: «A partire da maggio 2020 malfunzionamento e interruzioni in rete (scarsa navigazione Adsl, accompagnata da frequente interruzione del servizio telefonia); da dicembre, poi, il servizio di telefonia non è più nelle mie disponibilità di utente, ma sono titolare solo delle frequenti continue interruzioni della linea di navigazione internet-Adsl». Inutili i solleciti alla compagnia telefonica, in media due al mese: «Alla richiesta di ripristino del servizio, l’operatore che risponde parla di chiusura di intervento in 48 ore, ma non è mai accaduto». Accade invece – prosegue la denuncia – «che essendo genitore, e avendo un figlio in regime di didattica a distanza, a causa del disservizio in essere per palese responsabilità della compagnia telefonica, devo giustificare con la scuola, in modo puntuale, le assenze per il mancato collegamento alla didattica di mio figlio». Inoltre, «come lavoratore dipendente, devo giustificare in modo puntuale e preciso, con il datore di lavoro, le mancate comunicazioni telematiche delle attività lavorative commissionatemi a domicilio (in turnazione con gli altri colleghi sono in attività lavorativa di telelavoro), ricorrendo a continue giustificazioni che gli istituti contrattuali consentono, generandomi comunque disagi e perdite di diritti». Le richieste: eliminare i pericoli e consentire agli utenti di Sas Enas di studiare e lavorare, e magari anche di telefonare.

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