La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, Ivan morì in un incidente a Suiles. Il padre: «Giustizia per mio figlio»

TIZIANA SIMULA
Lo striscione appeso davanti al tribunale dal padre di Ivan Valente, vittima di un incidente
Lo striscione appeso davanti al tribunale dal padre di Ivan Valente, vittima di un incidente

Striscione di protesta davanti al tribunale dal padre di Ivan Valente: «Nessuno ha mai ritirato né sospeso la patente a chi ha travolto la sua auto»

07 aprile 2021
1 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. «Voglio giustizia per mio figlio, chi è vittima della strada non può essere figlio di un Dio minore». Non si dà pace, Nicolò Valente. E alla vigilia della nuova udienza per la morte del suo Ivan, ha appeso un grande striscione di fronte all’ingresso del tribunale «perché non si spengano i riflettori su questa vicenda e affinché venga fatta giustizia per mio figlio e per tutte le vittime della strada che hanno sì una legge ma ahimè non sempre viene applicata. Sì perché nessuno ha mai ritirato né sospeso la patente a chi ha causato l’incidente stradale.Ivan è morto, mentre il conducente dell’auto che lo ha travolto, ha continuato la sua vita tranquillamente, con la sua nuova macchina», dice con la voce impastata di rabbia e dolore, Nicolò Valente.

A distanza di tre anni e sette mesi dalla tragedia di Suiles, non c’è ancora una sentenza. Ivan era morto a 28 anni (li avrebbe dovuti compiere qualche giorno dopo l’incidente), mentre andava a lavorare in un’agenzia immobiliare di Olbia. Era l’8 settembre 2017.  

Il servizio completo sul giornale in edicola e nella versione digitale

 

 

 

In Primo Piano
Il rapporto Bes

Classifica del benessere economico-sociale: la Sardegna resta indietro

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative