Rilancio vicino per la cantoniera 13
di Pietro Zannoni
Calangianus è stata messa in sicurezza e diventerà patrimonio del Limbara
09 aprile 2021
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CALANGIANUS. Si guarda con interesse e curiosità a ciò che sta avvenendo nel cantiere lungo il tracciato dell’ex ferrovia Calangianus- Monti, nel primo tratto del percorso che porta al Limbara calangianese. Un bel tracciato, il cui fondo viene risistemato con nuovo materiale, collocato in un mare di verde, boschi e rocce all’intorno, che è il cuore del progetto di valorizzazione sostenibile del patrimonio storico e ambientale ai piedi del massiccio del Limbara voluto dell’Unione dei comuni Alta Gallura.
Il progetto, come è noto, è stato redatto dall’équipe dell’architetto paesaggista portoghese Joao Ferreira Nunes. Così ,a chi percorre anche la statale127, non sfugge che sono iniziati i lavori anche per mettere in sicurezza la vecchia cantoniera numero13 collocata fra il passo Larai e ai piedi di Monti La Trona, che una volta vigilava anche su un passaggio a livello.
«Per ora la Soprintendenza - spiega il sindaco Albieri- ha consentito solo un intervento per mettere in sicurezza la struttura della cantoniera ma in futuro vogliamo presentare un progetto per renderla funzionale e disponibile per progetti di valorizzazione del patrimonio ambientale del LImbara» . Una cantoniera che ha la sua storia e da cui sono stati rubati i lastroni in granito, lavoro degli scalpellini del 1888, che ne delimitavano l’area. Nella cisterna fu nascosto qualche soldato quando i tedeschi nel 1943 lasciavano la Sardegna e nei primi anni 60, dismessa la ferrovia nel 1958, fu sede di una pluriclasse per il cui riscaldamento i genitori vi portavano la legna dagli stazzi. Una domanda viene spontanea. Continueranno ad essere chiuse, senza che alcun ente ci tenga a far fruttare i soldi pubblici investiti, le due cantoniere restaurate nel 2007? Sono la numero 7 sulla Calangianus-Berchidda e la 16 in zona Tracchetta. Facevano parte di un primo progetto (un milione di euro, fondi Pia) per il recupero di venti chilometri della ex ferrovia per Monti e della strada per li Conchi.
«L’attuale progetto – risponde il sindaco - prevede la manutenzione dei due edifici perché il non utilizzo ha creato dei problemi. Si è lavoro affinché l’Arst, proprietaria dell’ex ferrovia, ceda il tracciato al patrimonio regionale in modoche il Comune possa provvedere all’utilizzo affidandone la gestione alle associazioni».
Il progetto, come è noto, è stato redatto dall’équipe dell’architetto paesaggista portoghese Joao Ferreira Nunes. Così ,a chi percorre anche la statale127, non sfugge che sono iniziati i lavori anche per mettere in sicurezza la vecchia cantoniera numero13 collocata fra il passo Larai e ai piedi di Monti La Trona, che una volta vigilava anche su un passaggio a livello.
«Per ora la Soprintendenza - spiega il sindaco Albieri- ha consentito solo un intervento per mettere in sicurezza la struttura della cantoniera ma in futuro vogliamo presentare un progetto per renderla funzionale e disponibile per progetti di valorizzazione del patrimonio ambientale del LImbara» . Una cantoniera che ha la sua storia e da cui sono stati rubati i lastroni in granito, lavoro degli scalpellini del 1888, che ne delimitavano l’area. Nella cisterna fu nascosto qualche soldato quando i tedeschi nel 1943 lasciavano la Sardegna e nei primi anni 60, dismessa la ferrovia nel 1958, fu sede di una pluriclasse per il cui riscaldamento i genitori vi portavano la legna dagli stazzi. Una domanda viene spontanea. Continueranno ad essere chiuse, senza che alcun ente ci tenga a far fruttare i soldi pubblici investiti, le due cantoniere restaurate nel 2007? Sono la numero 7 sulla Calangianus-Berchidda e la 16 in zona Tracchetta. Facevano parte di un primo progetto (un milione di euro, fondi Pia) per il recupero di venti chilometri della ex ferrovia per Monti e della strada per li Conchi.
«L’attuale progetto – risponde il sindaco - prevede la manutenzione dei due edifici perché il non utilizzo ha creato dei problemi. Si è lavoro affinché l’Arst, proprietaria dell’ex ferrovia, ceda il tracciato al patrimonio regionale in modoche il Comune possa provvedere all’utilizzo affidandone la gestione alle associazioni».