La Nuova Sardegna

Olbia

Monti conguagli record ai soci della Cantina del Vermentino

Monti conguagli record ai soci della Cantina del Vermentino

MONTI. Un euro e 85 centesimi per chilo di uva: è il conguaglio record, il massimo storico, assegnatoai soci della Cantina del vermentino di Monti, che nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità...

12 aprile 2021
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MONTI. Un euro e 85 centesimi per chilo di uva: è il conguaglio record, il massimo storico, assegnatoai soci della Cantina del vermentino di Monti, che nei giorni scorsi ha approvato all’unanimità (pochi i presenti a causa del Covid) il bilancio di esercizio al 31 agosto 2020. «Sulla base delle risultanze – ha detto il presidente Mauro Murrighile – possiamo esprimere comunque soddisfazione per aver raggiunto, anche in questo esercizio contraddistinto dall’evento della pandemia da Covid-19 che ha sconvolto e messo in crisi la maggior parte dei mercati mondiali, obiettivi sempre finalizzati a un sano consolidamento del nostro bilancio, confermando la buona tenuta dell’andamento economico aziendale». Per quanto riguarda le vendite, c’è stato – ha detto il presidente – il fisiologico calo dei consumi generali, sia in Italia che all’estero, dovuto alle chiusure del settore hotel, bar e ristoranti per una parte dell’anno, cui ha fatto da contraltare l’impennata nell’e-commerce e nella grande distribuzione, così che il risultato finale complessivo risulta «abbastanza soddisfacente». I conti della cantina sono a posto, ha aggiunto Murrighile, grazie a un’attenta gestione degli acquisti dei prodotti e delle materie prime e a una politica più rigorosa sul rispetto delle scadenze da parte dei clienti, oltre al ricorso al credito a condizioni vantaggiose. Il presidente – illustrando il bilancio – ha ricordato che la Cantina del Vermentino occupa stabilmente un enotecnico, sette impiegati amministrativi e altrettanti operai: «Malgrado tutte le problematiche relative al Covid-19, l’azienda ha tenuto in essere anche la forza lavoro. Inoltre, a seconda delle esigenze, sono stati assunti a tempo determinato, un agronomo e 16 operai, compresa l’unità richiesta dalla legge 68/89». Ristrutturati infine uffici, sala riunioni, integrato il numero delle vasche e acquistati nuovi macchinari. Peccato per i danni delle recenti gelate notturne. Si spera nella Regione.

Giuseppe Mattioli



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