Attentato al Mama Beach, si lavora sui filmati
La squadra anticrimine della polizia sta esaminando le immagini registrate dalle telecamere
13 aprile 2021
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OLBIA. Arrivano alla fase due le indagini sull’attentato incendiario al Mama Beach, il noto e frequentato locale della Playa andato completamente distrutto dalle fiamme poco prima della mezzanotte di sabato.
Gli esperti della squadra anticrimine della polizia, guidati dal commissario Lino Collu e coordinati dal vice questore Fabio Scanu, dopo aver raccolto elementi e testimonianze sul posto, hanno cominciato a esaminare le immagini registrate dalle telecamere. Il materiale da controllare è tanto. Ci sono i filmati dell’impianto di videosorveglianza del bar-ristorante incenerito, ma ci sono anche quelli di alcune ville della zona e dell’hotel Stefania, all’ingresso della Playa. Ogni angolo di quel litorale deve essere passato ai raggi x, soprattutto per risalire ai responsabili. Che potrebbero essere stati ripresi mentre appiccavano il fuoco, o immortalati nel momento in cui arrivavano nella zona, in macchina o a piedi.
Luca Quilichini, titolare del “Mama Beach”, ancora adesso non riesce a darsi una spiegazione per quanto accaduto. «Un incendio doloso al cento per cento - aveva detto di fronte al locale devastato la mattina dopo - ma che non ha alcun senso. Non ho nemici, non ho mai avuto problemi con nessuno, non ho debiti. E in questa spiaggia c’è lavoro per tutti. La certezza è però una: siamo pronti a rimboccarci le maniche e a ripartire».
Anche sulla sua pagina Facebook, Quilichini ha voluto ricordare «il 10 aprile 2021. Una data che rimarrà per sempre nella nostra mente - ha scritto -. 18 anni di fatiche, sudore, sacrifici, pianti, soddisfazioni, amicizie, lavoro andati in fumo in due ore. In questi tempi balordi di Covid, questa è la ciliegina sulla torta. Ma la nostra fortuna è il nostro sangue, mezzo sardo e mezzo romagnolo. Abbiamo la testardaggine del popolo sardo e la forza di riprendersi dei romagnoli: a questo si aggiungono tutti gli amici di Olbia e del continente che ci stanno manifestando affetto e ci stanno dando la carica per ricostruire. Grazie a tutti. Ce la faremo, per noi, per i nostri dipendenti, per i nostri amici, per i nostri clienti e per la meravigliosa spiaggia di Pittulongu». (s.p.)
Gli esperti della squadra anticrimine della polizia, guidati dal commissario Lino Collu e coordinati dal vice questore Fabio Scanu, dopo aver raccolto elementi e testimonianze sul posto, hanno cominciato a esaminare le immagini registrate dalle telecamere. Il materiale da controllare è tanto. Ci sono i filmati dell’impianto di videosorveglianza del bar-ristorante incenerito, ma ci sono anche quelli di alcune ville della zona e dell’hotel Stefania, all’ingresso della Playa. Ogni angolo di quel litorale deve essere passato ai raggi x, soprattutto per risalire ai responsabili. Che potrebbero essere stati ripresi mentre appiccavano il fuoco, o immortalati nel momento in cui arrivavano nella zona, in macchina o a piedi.
Luca Quilichini, titolare del “Mama Beach”, ancora adesso non riesce a darsi una spiegazione per quanto accaduto. «Un incendio doloso al cento per cento - aveva detto di fronte al locale devastato la mattina dopo - ma che non ha alcun senso. Non ho nemici, non ho mai avuto problemi con nessuno, non ho debiti. E in questa spiaggia c’è lavoro per tutti. La certezza è però una: siamo pronti a rimboccarci le maniche e a ripartire».
Anche sulla sua pagina Facebook, Quilichini ha voluto ricordare «il 10 aprile 2021. Una data che rimarrà per sempre nella nostra mente - ha scritto -. 18 anni di fatiche, sudore, sacrifici, pianti, soddisfazioni, amicizie, lavoro andati in fumo in due ore. In questi tempi balordi di Covid, questa è la ciliegina sulla torta. Ma la nostra fortuna è il nostro sangue, mezzo sardo e mezzo romagnolo. Abbiamo la testardaggine del popolo sardo e la forza di riprendersi dei romagnoli: a questo si aggiungono tutti gli amici di Olbia e del continente che ci stanno manifestando affetto e ci stanno dando la carica per ricostruire. Grazie a tutti. Ce la faremo, per noi, per i nostri dipendenti, per i nostri amici, per i nostri clienti e per la meravigliosa spiaggia di Pittulongu». (s.p.)