La Nuova Sardegna

Olbia

Santa Teresa, l'imposta di soggiorno ritoccata al rialzo

di Gianluca Fois
Santa Teresa, l'imposta di soggiorno ritoccata al rialzo

Santa Teresa. L’assessore: «Un minimo rialzo, ci adeguiamo ai paesi vicini». Il consigliere Sardo: «Scela inopportuna»

13 aprile 2021
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PALAU. L’amministrazione comunale di Santa Teresa Gallura rivede al rialzo l’imposta di soggiorno per l’annualità 2021. Da questa estate però, soggiornare nel paese della Gallura costiera costerà di più. Precisamente, per alloggiare negli alberghi a 5 stelle l’imposta sarà di 3 euro; lo scorso anno era di 2 euro. 2,50 nei 4 stelle contro i 2 del 2020; 2 euro nei tre stelle, prima era 1,50. Confermato 1 euro per le strutture a due e una stella. Nei Cav, case appartamenti vacanze secondo l’indice catastale, occorrerà aggiungere dai 2,50 ai 3,50 euro al giorno; 2 euro se si sceglie un campeggio. B&B, affittacamere, turismo rurale, agriturismo e residences prevedono un’imposta di 1,50 euro; 3 euro sono a carico di chi sbarca con caravan.

«Abbiamo voluto adeguare le nostre tariffe a quelle dei comuni limitrofi – spiega Fabrizio Scolafurru, assessore al turismo –. L’aumento è minimo ed è stato ponderato. Non c’è stato uno stravolgimento, piuttosto una rimodulazione. Le tariffe sono state approvate e sono pubblicate, come è giusto che sia, in tutta trasparenza».

Non appare convinta della bontà della decisione l’opposizione, la quale non si schiera contro l’imposta, anzi, ne rivendica l’istituzione e l’utilità. «Questo aumento parte da una base di incoerenza – sostiene Paolo Sardo –. Tre componenti di questa attuale maggioranza sedevano nei banchi dell’opposizione quando fu istituita l’imposta di soggiorno e accusavano di infierire sulle tasche del turista visto il periodo di crisi che allora si viveva. Oggi, in questo momento storico difficilissimo, aumentano le tariffe». Replica puntuale anche sull’adeguamento tariffario. «A differenza degli altri comuni limitrofi Santa Teresa ha molti meno posti letto alberghieri. Quindi, se si calcola il forfettario dei cav e gli affitti “in nero”, ancora una volta saranno gli albergatori a sopportare il peso della tassa». Il capogruppo di opposizione conclude con una stoccata. «Auspichiamo almeno che i proventi della tassa di soggiorno vengano utilizzati per migliorare i servizi turistici e non per cambiare i condizionatori in Comune».

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