La Nuova Sardegna

Olbia

Mulas sbarra il cavalcavia pericolante

di Tiziana Simula
Mulas sbarra il cavalcavia pericolante

Il sindaco vieta il transito nella bretella di accesso al porto: struttura aggredita dal degrado. Viabilità a rischio caos 

13 aprile 2021
3 MINUTI DI LETTURA





GOLFO ARANCI. Ruggine ovunque, calcinacci pericolanti, intonaci che si sbriciolano. Il degrado ha aggredito il cavalcaferrovia, tanto da mettere a rischio la stabilità della struttura. Una situazione che potrebbe mettere in pericolo l’incolumità pubblica. Così ieri – alla luce dei risultati delle nuove verifiche strutturali dell’opera eseguite dal Comune – ha fatto scattare il provvedimento urgente del sindaco Mario Mulas: stop al transito di auto e pedoni. Con un’ordinanza il primo cittadino ha chiuso il cavalcavia di accesso al porto al traffico veicolare e pedonale. Il tratto di strada che collega la viabilità ordinaria col porto golfoarancino sarà off limits a partire da oggi alle 10 e «fino al permanere delle condizioni di pericolo». Una decisione necessaria per scongiurare possibili rischi per l’incolumità dei cittadini dovuta alle forti criticità riscontrate a livello strutturale della sopraelevata, il cui degrado è già finito al centro di esposti da parte di cittadini e di interrogazioni parlamentari al ministero delle Infrastrutture. Tutti gli accessi al cavalcaferrovia da oggi saranno chiusi con divieto di transito, fino a nuove disposizioni. Nel contempo, il sindaco ordina al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti «il ripristino delle condizioni di sicurezza che consentano la celere riapertura dell’opera».

Il traffico in entrata e in uscita dal porto (imbarchi e sbarchi) sarà deviato in un’unica strada, in corso Sardegna.

«A seguito dell’ultima perizia statica, non è possibile attendere oltre – spiega il sindaco –. Non è stato facile prendere la decisione di chiudere la sopraelevata ma era prioritario salvaguardare l'incolumità di tutti e contemporaneamente mantenere l'operatività del nostro porto assicurando collegamenti alternativi. Restiamo fermamente convinti che il paese possa fare a meno del cavalcaferrovia e in attesa di questa auspicata dismissione, chiediamo all'autorità portuale e alla compagnia di navigazione di realizzare assieme a noi quanto necessario per mettere in sicurezza le vie del paese che adesso saranno messe a dura prova».

Già, perché ora con la chiusura del cavalcavia, il traffico in arrivo e in partenza dallo scalo marittimo confluirà tutto in un’unica strada che era già in sofferenza per il solo passaggio dei mezzi diretti all’imbarco (per lo sbarco si utilizzava il cavalcaferrovia) e che nei prossimi mesi dovrà sopportare l’intero carico del traffico estivo. Fondamentale sarà quindi la sinergia tra Comune e Autorità portuale per creare una viabilità in sicurezza e che non intrappoli i residenti nel traffico portuale.

Il provvedimento è scaturito in seguito all’esito dell’ultima perizia statica ma già a febbraio la Rete ferroviaria italiana aveva comunicato al Comune «che nel corso di un sopralluogo si era riscontrato un peggioramento delle criticità che comportano situazioni di potenziale pericolo».

Intanto, sul cavalcavia pende ancora la decisione del Tar. Il ministero delle Infrastrutture ha consegnato l’opera al Comune nonostante l’amministrazione avesse già rifiutato di prendere in consegna la bretella (che ricade in parte sull’Autorità portuale), ribadendo la volontà di non volersene fare carico. In pratica non si sa ancora chi ha competenza sulla struttura e più precisamente a chi, tra Comune e Ministero, spetti la manutenzione.

Di sicuro, però, l’amministrazione comunale vuole demolirla. Questa era la linea dell’ex sindaco Giuseppe Fasolino ed è la stessa portata avanti dal suo successore. Mario Mulas ha chiesto alla Regione l’apertura di un tavolo: l’obiettivo è finanziare l’abbattimento del cavalcavia e realizzare una viabilità alternativa per il porto.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative