La Nuova Sardegna

Olbia

Da Aggius l'appello di un medico dell'Usca: «Ho visto tanta sofferenza, basta con feste e spuntini»

Sebastiano Depperu
Da Aggius l'appello di un medico dell'Usca: «Ho visto tanta sofferenza, basta con feste e spuntini»

L’appello di Antonia Peru: «Vaccinatevi tutti e usate le protezioni, il virus gira ed è sempre più aggressivo»

15 aprile 2021
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AGGIUS. «Siate coscienti, rispettate le regole e vaccinatevi. Solo così si esce dalla pandemia». È il messaggio che anche la dottoressa Antonia Peru di Aggius ha lanciato ai suoi compaesani. Lei non è sui social ma per raggiungere il maggior numero di persone ha voluto che il suo messaggi fosse veicolato e amplificato sulle piattaforme multimediali. Così, ha scritto una lettera e l'ha affidata al sindaco Nicola Muzzu e agli amministratori delle pagine social del Comune di Aggius. «Non sono una che bazzica i social – dice la dottoressa, classe 1981 –, ma attraverso di essi i messaggi arrivano subito a tutti. Ho visto tante cose in giro, a volte anche il non rispetto di regole imposte da una pandemia. Per questo, ho voluto lanciare un appello: per sconfiggere il Covid non ci sono soluzioni se non rispettare le misure sanitarie e sottoporsi al vaccino».

Antonia Peru, attualmente, svolge l'incarico di medico Usca (Unità Speciale Continuità Assistenziale) nella équipe del distretto di Tempio, nata proprio per dare supporto nell'assistenza dei pazienti Covid a domicilio. E ne ha viste davvero tante nei diversi paesi, tra sofferenza, disperazione e richieste di aiuto.

«Per mesi, sono dovuta entrare nelle case e violare l'intimità delle persone non solo per curarle - scrive nella lettera aperta - ma per dare conforto e speranza essendo tanti in situazioni disperate. Una disperazione che nasce dalla solitudine di chi, imprigionato in casa, non poteva uscire né avere contatti con nessuno perché positivo. Disperazione perché molti accudivano i loro cari ammalati e che magari non ce l'hanno fatta; e, che, magari, li hanno dovuti salutare con pietose esequie in solitudine, non potendoli accompagnare nel loro ultimo viaggio. Molti hanno visto partire in ambulanza i propri cari e non li hanno potuti sentire per giorni perché col casco respiratorio o intubati».

Per i medici come la dottoressa Peru quelle che lei racconta sono tutte esperienze "normali", ma che dovrebbero far riflettere sulla leggerezza di chi, in fase di pandemia, si vede con gli amici - senza mascherina -, organizza feste e spuntini o si sposta senza un valido motivo.

«Capisco la voglia di normalità – chiude Antonia Peru –, ma non possiamo essere ciechi e sordi verso questo virus che non ha smesso di infettare e lo fa sempre in modo più aggressivo. Occorre vaccinarsi. Il vaccino è capace di sconfiggere la pandemia. Provate a chiedere a chi ha avuto il Covid - ed è stato male - se vuole fare il vaccino. Vi dirà al volo di sì».

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