La Nuova Sardegna

Olbia

Persone fragili, un’odissea ore di fila e niente vaccino

di Marco Bittau
Persone fragili, un’odissea ore di fila e niente vaccino

Ancora tensioni all’hub Olbia: esaurite le dosi Pfizer, si attendono rifornimenti  Invalida 79enne chiamata tre volte in una settimana e poi rimandata a casa  

17 aprile 2021
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Non ci sono più vaccini e la disabile può attendere. Proprio così: per ben tre volte in una settimana, in fila all’hub Olbia per la prima dose del vaccino Covid, una donna invalida 79enne anche ieri è stata rispedita a casa, delusa e sofferente, dopo due ore di inutile attesa. Il vaccino Pfizer indicato per lei non c’è. È finito e si attende che sia di nuovo disponibile. Con tante scuse e arrivederci alla prossima volta. La quarta, addirittura.

La protesta. Non si tratta di un caso isolato e neppure circoscritto a Olbia. Però in città ieri sono giunte numerose segnalazioni e altrettante proteste da parte di pazienti fragili in turno per la vaccinazione. «Ieri mattina per la terza volta ho accompagnato mia madre invalida all’hub – racconta Flavia – dalle 11 abbiamo atteso pazientemente il nostro turno e alle 13, dopo due ore, ci è stato comunicato che al momento non è disponibile il vaccino Pfizer indicato per i pazienti fragili. È la terza volta che succede nel giro di una settimana: ore di attesa con i numerini per la gestione delle file e poi la comunicazione che il vaccino è terminato o non è più disponibile. Potevano avvisarci prima e, soprattutto, potevano evitarci per tre volte la lunga attesa. Mia madre è un soggetto più che fragile, è una totalmente persona invalida che necessita di assistenza. Non si possono lasciare così le persone più deboli e a rischio, mi chiedo a questo punto con quali criteri è gestito il sistema di vaccinazione. Ad esempio, perché non si informano le persone che il vaccino non è più disponibile? Farebbe una grande differenza».

Vaccinare chi assiste. Non solo, sempre Flavia segnala anche un altro problema, quello dei caregiver. «Assisto mia madre ex legge 104 – spiega la donna – e in quanto tale ho chiesto di poter essere vaccinata almeno io, con qualunque farmaco disponibile. Un mio diritto, non chiedevo un favore. Eppure non è stato possibile neppure questo».

L’odissea. L’odissea della donna invalida accompagnata inutilmente all’hub dalla figlia per ben tre vole in una settimana è solo l’ultimo di una lunga serie di casi segnalati dagli stessi cittadini. La vaccinazione dei pazienti fragili, infatti, nelle ultime ore è diventata un problema. Invalidi, diabetici, pazienti oncologici, per tutti la stessa trafila: una chiamata per la somministrazione della prima dose di vaccino, l’appuntamento per tale ora di tale giorno, la fila in attesa del proprio turno e poi la doccia fredda dell’operatore che annuncia che il vaccino Pfizer, indicato proprio per i pazienti fragili, non è più disponibile e si attendono nuove scorte. A quel punto il rinvio ad altro appuntamento, dopo due o tre giorni. Anche tre rinvii in una settmana, come è accaduto alla madre di Flavia, la donna che si è rivolta alla Nuova Sardegna per segnalare il disservizio.

La priorità. L’unica certezza in questa vicenda è che, nonostante i soggetti fragili siano una priorità assoluta per la Assl Olbia, al momento con le (poche) dosi di Pfizer disponibili si è data la precedenza alla chiusura del ciclo di vaccinazione degli over 80 che avevano già ricevuto la prima somministrazione. Non appena disponibili nuove scorte di Pfizer, presumibilmente a partire dalla prossima settimana, si procederà alla vaccinazione dei soggetti fragili.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano

Video

Sassari, il sindaco Nanni Campus: «Il 25 aprile è stato strumentalizzato, anche io ho ceduto sbagliando clamorosamente»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative