La Nuova Sardegna

Olbia

Il fiore del partigiano nelle strade intitolate agli antifascisti olbiesi

di Dario Budroni
Il fiore del partigiano nelle strade intitolate agli antifascisti olbiesi

25 aprile, Anpi e Cgil ricordano anche chi è stato dimenticato. «Via della Resistenza cancellata, subito la nuova dedica»

23 aprile 2021
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OLBIA. Il fiore del partigiano sarà sistemato nelle vie e nelle piazze che portano i nomi degli antifascisti. E stavolta fiorirà anche per ricordare tutti quei picchiati e perseguitati a cui una strada non è stata neanche mai dedicata. Come per esempio Antonio Sotgiu, l’ex sindaco e avvocato socialista olbiese che i fascisti umiliarono e purgarono nella piazza di Terranova. Per celebrare il 25 aprile, l’Anpi e la Cgil, tra le altre cose, aderiranno all’iniziativa nazionale «Strade di Liberazione». Sabato pomeriggio deporranno dunque un fiore sotto le targhe su cui sono incisi i nomi di chi, durante il ventennio e durante la guerra di Liberazione, lottò per la libertà. Una iniziativa che, neanche a farlo apposta, sarà organizzata nel primo anno in cui a Olbia non esiste più una via dedicata alla Resistenza, visto che quella che c’era è stata da poco sacrificata durante i lavori del lungomare. «L’amministrazione comunale ha detto che alla Resistenza sarà dedicata un’altra strada. Ma chiediamo che si faccia subito» dice Domenico Piccinnu, il presidente provinciale dell’Anpi.

Fiore antifascista. Anpi Gallura e Cgil Gallura hanno formato un piccolo gruppo di lavoro composto da Domenico Piccinnu, Luisa Di Lorenzo e Danilo Deiana, rispettivamente segretaria generale e segretario Filcams, Franco Dore, dirigente sindacale, ed Emiliano Branca, educatore e studente di storia. Il gruppo ha già individuato alcune strade e piazze dove deporre un fiore, senza formare nessun assembramento. Non possono mancare piazza Matteotti e via Gramsci. E poi ovviamente i luoghi che portano i nomi degli antifascisti olbiesi, come via Alessandro Nanni, odiatissimo dai fascisti e in futuro sindaco socialista, e piazzale Achille Bardanzellu, repubblicano e valoroso medico della Brigata Sassari, anche lui purgato e perseguitato. Un fiore andrà anche al parco (mai valorizzato) intitolato ai Giusti tra le nazioni, cioè l’olbiese Girolamo Sotgiu e la moglie Bianca, i due antifascisti che salvarono una bambina ebrea dalla deportazione. Due invece le strade dedicate ai partigiani olbiesi: via Mario Farina, ucciso a 19 anni dai nazisti, e via Luigi Mulargia, nato a Olbia, morto in combattimento a 20 anni.

Memoria da riscoprire. Da anni l’Anpi gallurese sta lavorando per riscoprire la storia degli antifascisti locali. «Sono personaggi spesso poco conosciuti. A molti di loro non è stato mai dedicato nulla. Li ricorderemo tutti in piazza Matteotti» dice Domenico Piccinnu. Non ha una via Antonio Sotgiu. Socialista della prima ora, fu sindaco di Terranova dal 1905 al 1910. Soprannominato «l’avvocato dei poveri», nel 1922 fu bersaglio delle oltre cento camicie nere che arrivarono in città da Civitavecchia per dare una lezione a colpi di manganello ai sovversivi terranovesi. Sotgiu, quel giorno, fu bastonato e trascinato in piazza Regina Margherita, dove fu costretto a bere l’olio di ricino. Tra gli altri antifascisti olbiesi saranno poi ricordati Stefano Porcheddu, Giuseppe Sotgiu (avvocato di fama e sindaco di Olbia, figlio di Antonio e fratello di Girolamo), Vincenzo Giovannelli (padre dell’ex sindaco Gianni), Mario Cervo (nonno del musicologo), Giovanni Brigaglia, Raffaele Bigi (decano dei mitilicoltori) e Lucio Secchi.

In biblioteca. Sempre in vista del 25 aprile, oggi, dalle 17 in streaming, si svolgerà anche l’evento «Scarpette rosse» promosso dall’Anpi con la collaborazione del Comune e della biblioteca simpliciana. In programma numerosi interventi. A condurre sarà il giornalista Antonio Rojch.

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