La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il limite di 30 all’ora divide la città: «Bene, ma ora i controlli»

di Paolo Ardovino
Olbia, il limite di 30 all’ora divide la città: «Bene, ma ora i controlli»

A baristi e commercianti il provvedimento non dispiace: questione di sicurezza Sui social impazza la polemica: «In questo modo si finisce per intasare il traffico»

09 maggio 2021
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OLBIA. La notizia ha impiegato poco tempo a fare il giro (virtuale) della città, e 24 ore dopo è il principale tema di discussione. A sorpresa, il sindaco Settimo Nizzi ha annunciato il limite di 30 km orari per tutti i veicoli, da rispettare tanto nel centro abitato quanto nelle frazioni. La popolazione si divide. Chi lo ritiene un passo in avanti per la sicurezza stradale, chi teme si riveli una norma che penalizzerà gli automobilisti e la paragona all'istituzione della Ztl al centro.

Sicurezza stradale. «Il limite di velocità garantirà maggiore sicurezza per le persone e contribuirà a diminuire il numero di incidenti stradali», così il sindaco Nizzi all’annuncio del provvedimento. Una decisione che punta a tutelare pedoni, ciclisti e chi transita su strada oltre ai guidatori. Per questo motivo, dal laboratorio per la mobilità sostenibile Hub.Mat si dicono favorevoli, loro che in qualche modo avevano già suggerito azioni di questo tipo. Lo afferma la presidente, Roberta Calcina: «Si tratta di un procedimento lungo, che inizia dalla segnaletica ma andrà sicuramente completato con infrastrutture che segnalino e facciano rispettare il limite». Il primo passo, come annunciato dall'amministrazione, sarà proprio occuparsi della segnaletica. In Italia sono ancora pochissime le realtà locali che hanno deciso per un limite analogo di velocità e testandolo su sole zone residenziali o particolarmente sensibili, prima che sull'intero territorio cittadino. In altri paesi d'Europa sono molto più diffuse le limitazioni di velocità a 30 km/h, specie in Francia, Olanda, Svizzera, Germania, e addirittura a 20 km/h nel Regno Unito.

Viale Aldo Moro. «Posso dire che per esperienza personale mi è capitato diverse volte di vedere incidenti o episodi pericolosi tra auto e pedoni sulle strisce – dice Stefano Cossu, titolare della pasticceria Tiramisù, in viale Aldo Moro –. 30 km lo ritengo un limite giusto, è la velocità che viene naturale tenere in città, nel viale auto ma soprattutto moto in alcuni orari tendono ad andare decisamente veloci». Quasi un anno fa i commercianti della strada si erano scontrati con il sindaco, allora il discorso era relativo alle corsie ciclabili, ma spuntò anche il discorso del limite di velocità. Ivan Martignon, portavoce delle attività di viale Aldo Moro, dice: «Anche io credo sia un limite giusto e la decisione in sé non credo possa avere particolari effetti negativi. Ciò che temo, però, sono i modi dell'attuazione di questa norma. Spero non diventi un caso come i primi mesi di Ztl, con gli automobilisti che presi alla sprovvista rischiano tante multe».

La città parla. Sui social il dibattito è aperto. Nel gruppo Facebook "Olbia... Oggi ieri domani" sotto un post della giornalista Marella Giovannelli, i cittadini si dividono: «Il limite di 30km mi sembra esagerato perché i motori si spengono a ogni piè sospinto e poi si intasa il traffico – scrive Teresa Golino –, sarebbe più opportuno 50 km orari come in molte città». «Mi sembra normale in città ma ci vogliono controlli», sempre sul gruppo, Paolo Guspli. Così Rita Demurtas sotto la notizia pubblicata dalla Nuova online: «Questo perché l’educazione stradale di pedoni e guidatori è assente».


 

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