La Nuova Sardegna

Olbia

protesta muta 

Sit in aeroporto con il sostegno e la solidarietà della politica

OLBIA. Né lavoro, dall’11 febbraio 2020, né reddito dal prossimo luglio, il giorno dopo la scadenza della cassa integrazione. Per 1383 lavoratori Air Italy, quasi 500 dei quali a Olbia, l’incubo è...

11 maggio 2021
1 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Né lavoro, dall’11 febbraio 2020, né reddito dal prossimo luglio, il giorno dopo la scadenza della cassa integrazione. Per 1383 lavoratori Air Italy, quasi 500 dei quali a Olbia, l’incubo è distante poche settimane. Così, anche ieri, in concomitanza con l’incontro in videoconferenza tra i loro rappresentanti sindacali e i liquidatori decisi a chiudere tutto e a cancellare ogni traccia della gloriosa compagnia aerea che per decenni è stata l’orgoglio del territorio, hanno voluto testimoniare davanti all’ingresso dell’aeroporto Costa Smeralda. Un sit in silenzioso, consapevole che da ciò che resta della compagnia non c’è da aspettarsi molto, ma organizzato per ricordare che chiudere bottega significa mettere sul lastrico centinaia di famiglie e gettare via professionalità e un know how di grande valore per l’isola. Gli organizzatori del sit in avevano chiesto la partecipazione dei rappresentanti istituzionali del territorio. Al Costa Smeralda si sono presentati il consigliere regionale Giuseppe Meloni, il sindaco di Loiri Porto San Paolo Francesco Lai e il candidato sindaco di Olbia Augusto Navone. Il consigliere regionale Angelo Cocciu, bloccato a casa per questioni di salute, ha inviato il suo sostegno per via telefonica.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative