La Nuova Sardegna

Olbia

Controlli al centro alla prova week end

di Serena Lullia
Controlli al centro alla prova week end

Primo fine settimana dopo la maxi rissa tra minori in piazza Regina Margherita. Rafforzati i presidi delle forze dell’ordine

29 maggio 2021
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OLBIA. Il potenziamento dei controlli al centro storico alla prova del week-end. Che coincide anche con l’inaugurazione del nuovo lungomare e l’avvio della settimana del Rally mondiale e del ritorno in zona bianca. Il rafforzamento dei presìdi delle forze dell’ordine è stato deciso dal Comitato provinciale per la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Maria Luisa D’Alessandro dopo la maxi rissa tra minorenni ubriachi in piazza Regina Margherita. Episodio che ha fatto venire a galla un problema denunciato da anni da commercianti e residenti. Verranno controllati con particolare attenzione i luoghi di raduno dei giovanissimi: radice dell’Isola bianca, molo Brin, piazza Mercato, via Nanni, parcheggio Le Piramidi. Ma verrà verificato anche il rispetto dell’ordinanza del sindaco, Settimo Nizzi, che vieta la vendita, l’asporto e il consumo di alcolici e superalcolici, dalle 20 alle 5 del mattino, nel perimetro compreso tra la rotatoria di via Redipuglia, radice dell’Isola bianca, via Escrivà, via Galvani, via Boccherini e via Lombardia. Consentito il consumo di alcolici al bar sempre, ma solo per i maggiorenni. Oltre alla presenza rafforzata di carabinieri e polizia, anche la polizia locale sarà presente sul campo con due pattuglie, operative dalle 18 alla una del mattino. «Non posso che essere contento che finalmente ritorniamo in zona bianca – dice il sindaco Settimo Nizzi –. Invito però tutti al rispetto delle regole. Quindi mantenere la distanza, indossare la mascherina, disinfettare le mani».

Quanto accaduto sabato scorso ha costretto le istituzioni a prendere coscienza della gravità del problema dei giovanissimi in città. Che non è solo una questione di ordine pubblico e sicurezza, come più volte ribadito nel corso di questa settimana. È un problema educativo e sociale che deve essere affrontato in maniera complessa, non solo con misure repressive. «L’intervento delle forze dell’ordine è necessario in una situazione di emergenza ma non è la risposta al problema del disagio dei minori: serve un patto di alleanza educativa», ha ben riassunto nel suo intervento don Theron Casula, coordinatore della Consulta per la pastorale giovanile –. In una situazione di emergenza è necessaria anzitutto la repressione del rischio. Risolvere l'emergenza non significa però risolvere il problema».

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