Olbia, il Rally accende i motori ma è caos traffico: vie chiuse e parcheggi col contagocce
L'entusiasmo per l'evento sportivo mondiale si scontra con i disagi degli automobilisti
OLBIA. Oltre alla cartina delle prove speciali servirebbe un vademecum del guidatore a Olbia da qui ai prossimi giorni. Si tratta dell'effetto tangibile della tappa del mondiale rally, che accende i motori per la prima volta.
Dentro la città l'entusiasmo per l'evento mondiale si scontra col disagio dei guidatori.
L'intera area bassa del centro storico è blindata. Le transenne sono comparse già dalla scorsa settimana e sono avanzate giorno per giorno fino a bloccare tutto il viale Principe Umberto. La rotatoria dell'hotel President (dove sventola la bandiera bianca della Fia) e la rotatoria tra via Genova e il molo sono i due poli che delimitano la zona off-limits. Con steward annessi a fare rispettare i divieti.
E puntualmente gli automobilisti si ritrovano a girare e rigirare a vuoto per tornare indietro. È aumentato il numero di mezzi all'interno delle vie strette del centro che cercano una scorciatoia o un varco per ritrovare la strada. In alcune ore del giorno, come la sera prima di cena, compare il traffico.
Oltre alla viabilità sacrificata c'è la questione legata ai parcheggi. Molo Brin e molo Bosazza, rispettivamente sedi di parco assistenza e podio per le premiazioni, non sono aperti. II parcheggi liberi più vicini al Corso sono quelli di via Genova, altrimenti le strisce blu di via Nanni e del piazzale Bardanzellu. Pochi, pochissimi.
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