Santa Teresa, vietato dare da mangiare a piccioni e gabbiani
SANTA TERESA. Vietato dare da mangiare a piccioni, gabbiani e cinghiali sia su suolo pubblico che in area demaniale. Lo stabilisce una ordinanza firmata dal sindaco Nadia Matta e vigente da subito....
08 giugno 2021
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SANTA TERESA. Vietato dare da mangiare a piccioni, gabbiani e cinghiali sia su suolo pubblico che in area demaniale. Lo stabilisce una ordinanza firmata dal sindaco Nadia Matta e vigente da subito.
«Questa condotta, da parte di coloro che alimentano gli animali selvatici con quantitativi e frequenza tali da creare assembramenti degli stessi, contribuisce nei fatti, ad aumentare in modo innaturale la loro capacità di riproduzione, costituendo presupposto certo del potenziale aggravamento di un fenomeno che può arrecare danni alla collettività, in termini di igiene e salute pubblica», si legge nell’ordinanza.
«La somministrazione continua o periodica di alimenti di qualsivoglia origine in quantità ingenti – prosegue il provvedimento – funge da richiamo per gli altri soggetti presenti nelle zone adiacenti al punto di alimentazione e rischia di comportare l’incremento degli insediamenti già stabili della popolazione di gabbiani, colombi e specie affini. Inoltre modifica il comportamento naturale delle specie animali causando la perdita di diffidenza nei confronti dell’uomo, ma anche il malsano ed innaturale aumento della confidenza che potrebbe sfociare in manifesta aggressività nei confronti del genere umano stesso, con la possibile conseguenza di trasmissione all’uomo e agli animali da affezione di patologie pericolose» Per tutte queste motivazioni e a seguito delle segnalazioni arrivate al Comune, il sindaco ha deciso , come prima misura «una serie di azioni di base volte a contenere l’innaturale proliferazione della popolazione di gabbiani o di piccioni e di altri animali selvatici».
«Questa condotta, da parte di coloro che alimentano gli animali selvatici con quantitativi e frequenza tali da creare assembramenti degli stessi, contribuisce nei fatti, ad aumentare in modo innaturale la loro capacità di riproduzione, costituendo presupposto certo del potenziale aggravamento di un fenomeno che può arrecare danni alla collettività, in termini di igiene e salute pubblica», si legge nell’ordinanza.
«La somministrazione continua o periodica di alimenti di qualsivoglia origine in quantità ingenti – prosegue il provvedimento – funge da richiamo per gli altri soggetti presenti nelle zone adiacenti al punto di alimentazione e rischia di comportare l’incremento degli insediamenti già stabili della popolazione di gabbiani, colombi e specie affini. Inoltre modifica il comportamento naturale delle specie animali causando la perdita di diffidenza nei confronti dell’uomo, ma anche il malsano ed innaturale aumento della confidenza che potrebbe sfociare in manifesta aggressività nei confronti del genere umano stesso, con la possibile conseguenza di trasmissione all’uomo e agli animali da affezione di patologie pericolose» Per tutte queste motivazioni e a seguito delle segnalazioni arrivate al Comune, il sindaco ha deciso , come prima misura «una serie di azioni di base volte a contenere l’innaturale proliferazione della popolazione di gabbiani o di piccioni e di altri animali selvatici».
