golfo aranci
Il Tar sulla sopraelevata chiusa: i lavori non spettano al Comune
GOLFO ARANCI. Ad aprile il sindaco Mario Mulas, con un’ordinanza, aveva chiuso, per questioni di sicurezza, il cavalcaferrovia che conduce al porto. Il ministero delle Infrastrutture aveva presentato...
11 giugno 2021
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GOLFO ARANCI. Ad aprile il sindaco Mario Mulas, con un’ordinanza, aveva chiuso, per questioni di sicurezza, il cavalcaferrovia che conduce al porto. Il ministero delle Infrastrutture aveva presentato ricorso contro l’ordinanza. Ieri il pronunciamento del Tar.
Il giudice amministrativo ha accolto il ricorso del Ministero nella sola parte in cui il Comune gli chiede di intervenire immediatamente sull’opera per eseguire i lavori perché al momento è sufficiente, per scongiurare i pericoli, la chiusura del cavalcaferrovia e la deviazione del traffico. «Riteniamo un dato estremamente positivo che il Tar non stabilisca che debba essere il Comune a effettuare eventuali lavori», commenta il sindaco. Allo stesso tempo il Tar afferma che, per rimediare alla situazione con misure definitive, il sindaco ha a disposizione altri strumenti giuridici. «Il pronunciamento ci rincuora – conclude Mulas – perché ribadisce che c’era una reale situazione di pericolo che andava fronteggiata con l’ordinanza e perché non deve essere il Comune a occuparsi della manutenzione della sopraelevata».
Il giudice amministrativo ha accolto il ricorso del Ministero nella sola parte in cui il Comune gli chiede di intervenire immediatamente sull’opera per eseguire i lavori perché al momento è sufficiente, per scongiurare i pericoli, la chiusura del cavalcaferrovia e la deviazione del traffico. «Riteniamo un dato estremamente positivo che il Tar non stabilisca che debba essere il Comune a effettuare eventuali lavori», commenta il sindaco. Allo stesso tempo il Tar afferma che, per rimediare alla situazione con misure definitive, il sindaco ha a disposizione altri strumenti giuridici. «Il pronunciamento ci rincuora – conclude Mulas – perché ribadisce che c’era una reale situazione di pericolo che andava fronteggiata con l’ordinanza e perché non deve essere il Comune a occuparsi della manutenzione della sopraelevata».
