La Nuova Sardegna

Olbia

la guerra degli ombrelloni 

Minacce di morte ai balneari consigliere comunale a processo

di Tiziana Simula
Minacce di morte ai balneari consigliere comunale a processo

OLBIA. Decreto di citazione diretta a giudizio per il consigliere comunale di maggioranza Tore Pinna, accusato di minacce aggravate nei confronti del segretario generale di Federbalneari, Claudio...

11 giugno 2021
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OLBIA. Decreto di citazione diretta a giudizio per il consigliere comunale di maggioranza Tore Pinna, accusato di minacce aggravate nei confronti del segretario generale di Federbalneari, Claudio Maurelli. Il via al processo è fissato per il 5 ottobre. Il consigliere comunale, assistito dall’avvocato Angelo Merlini, dovrà difendersi in aula, davanti al giudice monocratico Camilla Tesi, dalle accuse mosse dalla Procura: avrebbe minacciato di morte Maurelli ma anche i membri dell’associazione nel corso di due telefonate. «Io ti ammazzo prima, non è che aspetto che tu mi minacci e vieni a casa ad ammazzarmi, no: io sto lì sotto casa con il sovrapposto...», avrebbe detto a Maurelli al telefono, come riportato nel capo d’imputazione. Due le telefonate incriminate, una del 5 maggio e l’altra dell’8 maggio 2020.

La vicenda finita sul tavolo della Procura con una denuncia querela presentata dal segretario di Federbalneari, assistito dall’avvocato Paolo Spano, era maturata nel clima di accesi dissidi esplosi in merito alle concessioni balneari. Un tema sul quale è stata forte la contrapposizione fra Federbalneari Sardegna che chiedeva al sindaco Settimo Nizzi la proroga delle concessioni in vigore, e il primo cittadino e la sua maggioranza che dicevano “no”, in ottemperanza alla direttiva europea Bolkestein che obbliga a mettere a bando le concessioni. Dopo la bocciatura in Consiglio di una mozione finalizzata a consentire una proroga di 15 anni delle concessioni in vigore, aveva cominciato a circolare su Facebook un post che ritraeva i santini elettorali di Nizzi e Pinna, con vari commenti negativi al voto contrario della maggioranza da parte dei membri dell’associazione. Nella seconda telefonata, stando sempre alle accuse, Pinna avrebbe minacciato Maurelli dicendogli di non permettersi più «di mettere la sua faccia così», riferendosi alla pubblicazione su Facebook. «Avvisa chi vuoi delle persone che sono a fianco a te...io vengo a casa a prendervi ad uno ad uno e vi sparo in testa... vi sto avvisando», avrebbe detto ancora, riferendosi agli altri associati. Accuse da cui ora il consigliere comunale dovrà difendersi nel corso del processo. (t.s.)

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