La Nuova Sardegna

Olbia

Un uomo a tu per tu con Tavolara

di Paolo Ardovino
Un uomo a tu per tu con Tavolara

Da oltre dieci anni Roberto Graffi fotografa l’isola tutti i giorni dallo stesso punto a Porto Istana

13 giugno 2021
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OLBIA. Siamo nell’ordine delle centinaia di migliaia di scatti fotografici. Il conto è impossibile tenerlo. «No infatti, non sono riuscito a contarle», ammette Roberto Graffi che, macchina fotografica in mano, ha scattato foto a Tavolara in tutti i modi, con tutti i colori e le condizioni meteorologiche possibili. L’ha immortalata sempre dallo stesso punto, per più di dieci anni. Se non è un record, poco ci manca.

Da Porto Istana. «Non posso stabilire quante foto faccia alla settimana o al mese. Mi affaccio alla finestra di casa e decido», non dà troppe spiegazioni Roberto Graffi, fotografo originario di Calangianus e ora stabile a Murta Maria dove vive e ha lo studio. «Dal 2009», racconta, ha affiancato ai suoi tanti progetti questo legato all’isola calcarea il cui profilo domina la costa nordorientale per molti chilometri. Soggetto unico in numerose varianti. «Cerco diversi scenari, più sono particolari e meglio è – spiega Graffi –. Si tratta di un lavoro monotematico, fatto sempre dallo stesso punto, in una delle spiagge di Porto Istana». Il modus operandi non può seguire alcuna programmazione. Magari si guardano le previsioni meteo, ma poi ci si affida alla casualità. «Guardo il movimento delle nuvole, i diversi momenti della giornata, e da lì riesco a capire se può venir fuori una condizione che ancora dopo anni non ho fotografato». Sulla sua foto preferita dice «non lo saprei dire», sulla fascia oraria preferita dice «non lo saprei dire». Quel che gli interessa è che venga fuori qualcosa di particolare.

Il progetto. Dal 2009 a oggi, Tavolara è praticamente identica. Attorno invece è successo di tutto. La pioggia, gli arcobaleni, il cielo limpido o carico di nuvole, la notte, l’alba, il tramonto. «A lungo andare un significato l’ho trovato – riflette il fotografo –. Ognuno di noi è un’isola, è un punto fermo attorno al quale ruotano diversi stati d’animo. Tutto ciò che ruota, però, non impedisce di essere te stesso, e se sei consapevole di essere un’isola puoi gettare dei ponti e comunicare con le altre». Dalle foto, il progetto si è evoluto, la sua naturale conseguenza – come la spiega Graffi – è la linea “A tu per tu con Tavolara”. Sono nate piastrelle, un particolare mobile bar, un po’ tradizionale e un po’ futuristico, delle borse a forma dell’isola, Tavolara incorniciata con trama e ordito. L’iniziativa, creata con la collaborazione dell’azienda di design iFresi, è stata presentata ufficialmente proprio lì, sul luogo dei numerosi scatti, a Porto Istana. Questi primi esemplari sono già disponibili e ne seguiranno altri, in altre forme e sempre secondo le ispirazioni che l'isola darà all'autore. Abituato a stare sempre col naso all’insù. Più che passione, un bisogno.

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