La Nuova Sardegna

Olbia

Fondi Ue, 14 denunce per truffa

di Tiziana Simula
Fondi Ue, 14 denunce per truffa

Calangianus inchiesta della guardia di finanza sui contributi per il sughero. Sequestrati 240mila euro

16 luglio 2021
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TEMPIO. Quattordici denunciati e sequestri per oltre 240mila euro. Al centro dell’inchiesta dei finanzieri della tenenza di Tempio, coordinati dal comandante Jacopo Maccione, un ingente finanziamento – 600mila euro – erogato dall’Unione europea e intascato da quattordici persone, in gran parte di Tempio e Calangianus, componenti del Consorzio Calangianus sughericoltori, con sede a Calangianus. Soldi che, secondo l’attività investigativa condotta dalle fiamme gialle, sarebbero stati ricevuti mettendo in atto condotte illecite: operazioni simulate, sovrafatturazione e utilizzo di atti falsi. Una truffa ai danni dell’Unione europea, insomma, stando alle accuse.

I componenti del consorzio sono stati denunciati. Devono rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita e uso di atto falso.

L’inchiesta è stata chiusa ieri dopo complesse e prolungate indagini condotte d’iniziativa da parte della tenenza di Tempio, impegnata a vigilare sui finanziamenti pubblici nazionali ed europei. Ad attirare l’attenzione dei finanzieri era stata l’aggiudicazione da parte del consorzio gallurese del consistente contributo europeo finalizzato ad attività relative al sughero. Per le fiamme gialle, il Consorzio era nato con lo scopo di chiedere e ottenere i 600mila euro destinati al “recupero e valorizzazione economico-produttivo delle sugherete” attraverso una serie di attività: ripuliture e potature degli alberi, taglio e trasporto della legna nelle aree di Calangianus, Tempio, Monti e Montresta. Ma per totalizzare i punteggi necessari ad aggiudicarsi il finanziamento, seguendo un complesso iter e avendo tutti i requisiti richiesti, secondo i finanzieri, i componenti del consorzio avrebbe messo in atto condotte illecite. A questa conclusione sono arrivati dopo aver acquisito e passato al setaccio la copiosa documentazione, verificato l’iter amministrativo per ottenere il contributo, eseguito il riscontro contabile dei giustificativi di spesa, acquisito la documentazione bancaria e condotto indagini patrimoniali e finanziarie.

«Le attività ispettive – spiega il comandante Jacopo Maccione – hanno permesso di accertare il modus operandi del Consorzio e pertanto di denunciare all’autorità giudiziaria i suoi componenti per gravi reati in danno del bilancio dell’Unione europea, quali truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, appropriazione indebita e uso di atto falso». Contestualmente è stato segnalato il danno erariale all’autorità giudiziaria contabile ed è stato disposto il sequestro finalizzato alla confisca di oltre 240mila euro, in gran parte soldi ma anche quote immobiliari, provento delle condotte ritenute illecite. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Marco Petitta, Fabio Diomedi, Immacolata Natale, Roberto Onida.

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