La Nuova Sardegna

Olbia

Santa Teresa, due nuove concessioni alla Rena Bianca: scoppia la protesta

Striscioni di protesta per le tre nuove concessioni balneari sulla spiaggia urbana di Rena bianca
Striscioni di protesta per le tre nuove concessioni balneari sulla spiaggia urbana di Rena bianca

Petizione contro la decisione della Regione: «Vogliamo che la spiaggia nel cuore del paese resti libera»

05 agosto 2021
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SANTA TERESA. Due nuove concessioni balneari nella spiaggia simbolo del paese, Rena Bianca. Che vanno ad aggiungersi a quella esistente. Una decisione calata dall’alto che ha generato la rivolta nel paese, tra residenti e turisti. A dare voce al malumore Antonella Nicolai, Marghierta Ogno, Antonella Occhioni e Paola Buioni hanno promosso una petizione con cui si chiede di rivedere la decisione destinata a stravolgere la bellezza di Rena Bianca: 300 metri di sabbia bianchissima, il servizio di sdraio e ombrelloni e tanta spiaggia libera.

«Piccola, fragile e bellissima, questa è Rena Bianca – è il testo della petizione –. È l'unica spiaggia del paese, infatti le altre distano almeno 3 chilometri e ha già una concessione demaniale. La Regione ne ha approvato altre due. Una spiaggia di appena trecento metri lineari, con tre concessioni balneari sarà interdetta alla maggior parte delle persone. Di questa ingiustizia ne faremo le spese non solo noi cittadini, ma, anche tutti i turisti ospiti nelle altre strutture ricettive presenti, siano hotel residence o bed & breakfast, i proprietari di seconde case o chi è solo di passaggio».

Nella petizione si spiega come la comunità teresina abbia scoperto per caso della decisione della Regione di autorizzare due nuove concessioni balneari, di cui ora la competenza è tutta nelle mani cagliaritane. «Una comunità che ha scoperto per caso cosa stava per accadere solo tre giorni fa – prosegue la petizione –. L'amministrazione precedente non ha portato avanti l'iter del Piano di utilizzo dei litorali, che si è fermato alla prima approvazione, quella attuale lo ha lasciato decadere, insieme ai vincoli che tutelano la spiaggia. Sappiamo, che le competenze a riguardo sono regionali, ma l'ultima parola spetta all'amministrazione comunale alla quale è mancata la volontà politica di rendere i vincoli duraturi e intoccabili. Diciamo basta alle concessioni a Rena Bianca».

La petizione può essere firmata su change.org ed è stata avviata anche una campagna di raccolta firme in loco. La protesta, nata spontaneamente, sul web ha già quasi 200 firme ed è destinata a crescere.
 

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