La Nuova Sardegna

ARZACHENA. Lo schermo circolare, le luci che seguono i bassi, i riflettori che ruotano verso il cielo. E poi la musica. Note che esaltano e che a stento riescono a tenere immobile il pubblico inchiodato sulle sedie dalle norme anti Covid. I Floyd Experience hanno dato grande spettacolo, nel porto turistico di Cannigione e il giorno successivo nel centro della Maddalena, in piazza Umberto I. Cover band di livello e particolarmente fedele sia nei suoni che nella voce, gli oristanesi Floyd Experience hanno reso omaggio a uno dei gruppi più influenti e amati della storia della musica: i Pink Floyd. E lo hanno fatto accanto a un uomo che con la chitarra fa davvero tutto ciò che vuole: Stef Burns, californiano, chitarrista di Vasco Rossi e in passato, tra gli altri, anche di Alice Cooper. Insieme hanno portato in scena uno show capace di ricostruire buona parte della storia musicale dei Pink Floyd. Un concerto cominciato con pezzi immortali del calibro di «Time» e «Money», dal leggendario «The dark side of the moon», e proseguito per circa due ore con brani tratti da altri album come «The wall» e «The division bell». Poi, verso la fine, una applauditissima versione di «Comfortably numb», culminata con un assolo di chitarra da brivido, di oltre tre minuti, firmato naturalmente da Stef Burns, sommerso dagli applausi insieme a tutti i componenti della band. A chiudere lo show, infine, l’immancabile «Wish you were here». Sia il concerto di Cannigione che quello della Maddalena sono stati organizzati nel pieno rispetto delle norme anti contagio. Dunque, pubblico seduto e ingresso solo con green pass. (d.b.)