La Nuova Sardegna

Olbia

Comunali a Olbia, Nizzi: «Perché votarmi? Ho cambiato Olbia»

di Serena Lullia
Il sindaco uscente Settimo Nizzi
Il sindaco uscente Settimo Nizzi

Il candidato sindaco Settimo Nizzi: «Gli hotel in zona F? Li faremo comunque. Oggi la città è più bella, più pulita e ordinata»

18 settembre 2021
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OLBIA. Settimo Nizzi, 64 anni, difende la fascia tricolore con una Coalizione di centrodestra nella sfida con Augusto Navone, direttore dell’Amp, candidato sindaco per la Grande Coalizione.

Ha formato una coalizione di centro destra con tutti i simboli di partito a eccezione di Fratelli d’Italia, in forte ascesa a livello nazionale. Un’assenza che potrebbe indebolirla?

Assolutamente no. Anzitutto perché Fdi non è da nessuna parte. Ci avrebbe potuto indebolire solo qualora avessimo avuto la lista di Fdi contro di noi o come terzo polo.

Quattro volte sindaco, deputato, presidente del Cipnes, sulla scena politica da oltre 20 anni. Ora corre per il quinto mandato. Non crede che sia arrivato il momento di lasciare spazio ai giovani?

Sì, infatti questo sarà il mio ultimo mandato e l’ultimo incarico come amministratore comunale. Nel 1997 quando arrivai a fare il sindaco pensavo che in pochi mesi avrei stravolto il mondo. Ma i tempi della politica e della macchina amministrativa, nazionale e regionale e comunale sono lunghissimi. Per fare qualcosa che resti nel tempo e noi di cose che resteranno nel tempo a Olbia ne abbiamo fatto tante, devi essere impegnato per almeno dieci anni. Per meno non fai niente.

La sua lista si chiama Presente e Futuro. Qual è il presente di Olbia e il futuro dei prossimi cinque anni in caso di una sua vittoria?

Il presente lo vediamo tutti: riqualificazioni da tutte le parti, una città più pulita, più ordinata, con un traffico migliorato, stando attenti alle necessita della gente, ai bisogni dei più deboli, impegnata non solo nel sociale ma sull’ambiente, nella riqualificazione e nella salvaguardia idrogeologica del territorio. Per il futuro vorremmo migliorare il nostro posto in Europa, con la realizzazione di scuole adeguate e l’università, un sistema sanitario all’avanguardia oggi in crisi, un sistema di vita al passo con i tempi. Meno macchine, meno inquinamento, più passeggiate, più attività fisica e più trasporti collettivi.

Cinque anni fa vinse le elezioni promettendo la cancellazione del Piano Mancini e la messa in sicurezza della città. Dopo 5 anni Olbia non ha un vero piano del rischio idraulico. Cosa non ha funzionato?

Ha funzionato tutto. I primi tre anni in senso negativo. Ci siamo confrontati con l’allora commissario per il rischio idrogeologico che aveva delegato il suo assessore ai Lavori pubblici che aveva deciso di imporre una scelta. Quel piano venne votato solo da 14 consiglieri. Abbiamo dovuto attendere la bocciatura del Piano Mancini, nel frattempo abbiamo fatto un bando per un nuovo piano, abbiamo un progetto approvato dal Consiglio comunale che abbiamo mandato all’Ardis e alla Regione. Abbiamo fatto poi altre opere come la cancellazione delle opere incongrue dal Nespoli al ponte di via Petta e via Galvani. Sono opere progettate, alcune collaudate, altre in fase di pubblicazione. Ci siamo poi dotati della variante al Pai e fatto la manutenzione dei canali.

A inizio anno avete adottato il Puc. Per la Regione ci sono oltre 150 pagine di correzioni da fare, in particolare c’è il no sugli hotel in zona F. Recepite le osservazioni non verrà stravolta la vostra idea di pianificazione?

Assolutamente no. Quegli alberghi ci sono e rimarranno. Si possono fare e si faranno. Tratteremo con la Regione, faremo le correzioni richieste ma non è detto che non si faranno nuovi hotel.

Qual è l’opera di questi ultimi cinque anni di cui va più orgoglioso?

Sicuramente l’ansa sud, il lungomare e la piazza. Un’opera vissuta, verificata quotidianamente e dal punto di vista pratico realizzata in modo eccellente.

Il candidato sindaco Navone promette la dismissione della discarica di Spiritu Santu. Lei dice che è impossibile. Chi dei due dice la verità?

Io. Si sa che lui non conosce i fatti e ha quindi difficoltà a dare risposte concrete. Quella discarica non può essere dismessa, può solo andare a fine ciclo che si può avere solo quando non ci sarà niente da buttare. Per chiuderla si deve fare il biodigestore anaerobico già progettato, la separazione esasperata dei rifiuti solidi urbani, il recupero totale, e soltanto una piccolissima parte si può porta all’inceneritore di Macomer o Macchiareddu.

Con una delibera di giunta di inizio anno avete ceduto al Cipnes 30 ettari vergini del promontorio di Sa Testa per l’ampliamento della zona industriale. È sempre convinto sia stata una scelta giusta?

Noi non abbiamo ceduto niente. Il Comune assieme al Cipnes si dichiara favorevole o meno a un ipotetico sviluppo di tipo industriale. A oggi non è stato fatto niente, perché quella decisione la prende la Regione. Si valuterà se sia fattibile prendere un piccolo appezzamento di terreno di quell’area per dare risposte alla nautica.

Qual è il più grande difetto del suo avversario politico e una qualità?

Difetti ne ha tanti. Cerca di presentarsi come persona disponibile invece è l’uomo più burbero e meno disponibile che conosca. Qualità? Non lo so.

Perché gli olbiesi dovrebbero ridare fiducia a lei e alla coalizione di centrodestra?

Questa è una cosa importante. Coalizione di centrodestra. Siamo sei partiti con il proprio simbolo, che si sono presentati ben sapendo da dove veniamo, chi siamo, quale è la nostra idea di politica. La gente dovrebbe votarmi perché sa chi sono, cosa faccio e soprattutto cosa ho fatto. Basta girarsi intorno.

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