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Olbia

LE INDAGINI 

Aggressione in piazza Crispi la baby gang ha le ore contante

Aggressione in piazza Crispi la baby gang ha le ore contante

OLBIA. Nessuno chiuderà un occhio. Anzi. L’aggressione dell’altra sera in piazza Crispi è l’ennesimo episodio di violenza tra ragazzini e non ci si passerà sopra. Ieri, i genitori di Marco, il...

05 ottobre 2021
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OLBIA. Nessuno chiuderà un occhio. Anzi. L’aggressione dell’altra sera in piazza Crispi è l’ennesimo episodio di violenza tra ragazzini e non ci si passerà sopra. Ieri, i genitori di Marco, il sedicenne minacciato per tre mesi da una baby gang e la famiglia dell’amico coetaneo intervenuto in sua difesa e per questo pestato, hanno presentato una dettagliata denuncia contro i presunti picchiatori. Hanno fatto nomi e cognomi, citando anche i numerosi testimoni. E la polizia ha quasi chiuso il cerchio. Sa chi dover andare a cercare e chi, soprattutto, dovrà pagarne le conseguenze. Sì, perché gli investigatori del commissariato di Olbia che stanno seguendo il caso hanno fatto capire che saranno inflessibili. Nella migliore delle ipotesi, i ragazzini che hanno perso il controllo verranno segnalati al tribunale dei minori. Ma non si esclude che nei loro confronti possano essere stabilite punizioni ancora più gravi.

La vicenda, degenerata sabato notte con le botte e gli insulti, è partita da TikTok nel momento in cui Marco (nome di fantasia) ha pubblicato brevi clip musicali riscuotendo un grande successo. «Tanto che in pochissimo tempo - aveva raccontato il padre - ha conquistato un numero incredibile di follower. Questo è accaduto nel mese di luglio e da quel momento un gruppo di ragazzini ha cominciato a deridere, insultare e spintonare mio figlio ovunque lo incontrassero, forse trascinati da una sorta di invidia. Lo offendevano con frasi pesantissime, alcune delle quali scritte anche sui muri. Non ho presentato subito denuncia perché mio figlio appariva tranquillo, mi diceva di lasciar perdere aggiungendo che prima o poi sarebbe finita. Ma così non è stato. Perché sabato sera la baby gang è andata a cercare mio figlio e quando lo ha trovato in piazza Crispi insieme con la sua compagnia ha cominciato a minacciarlo dicendogli che lo avrebbe preso a botte. Il suo amico Luigi è intervenuto in sua difesa e allora la banda si è scagliata contro di lui colpendolo prima con un cazzotto sul viso e poi con due calci alla testa. E’ stato portato al pronto soccorso con un’ambulanza del 118».

La polizia si era precipitata subito sul posto dell’aggressione, dopo la richiesta di intervento. E ora ci sono un’inchiesta aperta, le denunce di due famiglie e una baby gang che forse è già con le spalle al muro. (s.p.)

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