La Nuova Sardegna

Olbia

Tragedia di Monte Pino «Pioggia non eccezionale»

di Tiziana Simula
Tragedia di Monte Pino «Pioggia non eccezionale»

Depositata la perizia sul crollo della strada dove 8 anni fa morirono 3 persone Emersi dagli accertamenti difetti nella progettazione e costruzione dell’opera

12 ottobre 2021
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OLBIA. La pioggia caduta su Monte Pino il 18 novembre 2013 quando la strada provinciale 38 collassò provocando la morte di tre persone, non aveva carattere eccezionale e non è stata quella pioggia a provocarne il crollo. Per i tre periti nominati dal tribunale determinante è stato l’accumulo della pioggia abbondante caduta nei cinque giorni precedenti a quel disastro che ha indebolito e “inzuppato” la struttura – dalla perizia sono emersi difetti nella progettazione e costruzione dell’opera e carenza di manutenzione – fino a farla crollare.

Sono alcuni degli aspetti contenuti nella perizia depositata ieri in udienza e illustrata per ore da Francesco Faccini, Roberto Ranzi e Massimo Losa, incaricati dal giudice Camilla Tesi di accertare le cause del crollo della provinciale 38 dove persero la vita Bruno Fiore, sua moglie Sebastiana Brundu e la consuocera Maria Loriga, mentre una quarta persona, Veronica Gelsomino, rimase ferita. Ai periti era stato chiesto di indagare sia sul fronte meteorologico e quindi sull’eccezionalità dell’evento, sia sul fronte strutturale e, quindi, sull’eventuale stato di ammaloramento del tubolare che attraversava la strada.

La perizia era stata disposta alla luce delle forti divergenze emerse tra le consulenze tecniche dell’accusa e quelle della difesa: per il pubblico ministero il crollo è stato determinato dall’ammaloramento del tubolare e, quindi, dalla mancata manutenzione, mentre le consulenze della difesa riconducono la causa del crollo alla portata eccezionale della pioggia di quel tragico 18 novembre 2013.

Dai complessi accertamenti tecnici eseguiti dai periti del tribunale, il picco di pioggia raggiunto a Monte Pino non è stato ritenuto di portata eccezionale. La perizia sarà ora visionata e studiata dai difensori degli imputati e dalle parti civili che nella prossima udienza fissata per il 28 ottobre potranno rivolgere le loro domande.

A processo per omicidio colposo, ci sono Pasquale Russo, dirigente della viabilità della Provincia Olbia Tempio, Giuseppe Mela, dirigente della viabilità nella Provincia di Sassari, Francesco Prunas, geometra istruttore tecnico alla Provincia Olbia Tempio, e Graziano Sini, geometra istruttore tecnico alla Provincia di Olbia Tempio.

Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Merlini e Donatella Corronciu (per Russo) Mario Ghezzo (Mela), Aurora Masu e Mauro Muzzu (Prunas), Antonio Falchi e Costanzo Foddai (Sini), e Agostinangelo Marras per la Provincia. I familiari di Maria Loriga si sono costituiti parte civile con gli avvocati Maurizio e Nicoletta Mani, quelli dei coniugi Fiore con Massimo Delogu, la superstite Veronica Gelsomino, con Fabio Diomedi.

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