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Olbia

il caso ipsar arzachena 

Via al “servizio taxi” dei docenti E l’impresa riapre il cantiere

Via al “servizio taxi” dei docenti E l’impresa riapre il cantiere

ARZACHENA. Il “servizio taxi” dei docenti dell’Ipsar Arzachena è cominciato ieri mattina. Alle 7,30 una settantina di aspiranti chef, maitre d’hotel ecc. si sono radunati davanti all’hotel dove sono...

19 ottobre 2021
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ARZACHENA. Il “servizio taxi” dei docenti dell’Ipsar Arzachena è cominciato ieri mattina. Alle 7,30 una settantina di aspiranti chef, maitre d’hotel ecc. si sono radunati davanti all’hotel dove sono temporaneamente alloggiati a causa della ristrutturazione del convitto del loro istituto alberghiero. Gli insegnanti sono arrivati con le loro auto e li hanno trasportati alla scuola, distante quasi due chilometri. Una necessità e una forma di protesta. Tutti si aspettavano un inizio dell’anno scolastico con una scuola ristrutturata, invece i lavori non sono stati ultimati. Il convitto, che ospita un quinto dei 450 allievi della scuola, è inagibile. I ragazzi, costretti ad andare avanti e indietro dall’albergo quattro volte al giorno, hanno annunciato azioni di protesta. Il “servizio taxi” svolto con le proprie auto dai docenti è un evidente sostegno ai ragazzi. I lavori dovevano concludersi entro agosto, ora la nuova data è gennaio. Il timore è che anche questa non venga rispettata. Pietro Carzedda, il sub commissario della zona omogenea Olbia Tempio della Provincia di Sassari conferma tuttavia la data. «Oggi – ha spiegato ieri mattina – riprendono i lavori di ristrutturazione del convitto Ipsar Arzachena, sebbene già dalla scorsa settimana l’impresa fosse già in cantiere. L’interruzione dei lavori era dovuta alla redazione e approvazione della progettazione esecutiva trattandosi di appalto integrato. Contiamo di ultimare i lavori per il mese di gennaio 2022. Abbiamo garantito e garantiamo l’alloggio ai 73 allievi della scuola presso una struttura alberghiera di Arzachena. La mobilità non è competenza della Provincia e nulla possiamo». La soluzione del problema trasporti sarebbe dunque a carico del Comune. I lavori in corso all’Ipsar “Costa Smeralda” di Arzachena sono finanziati con circa 2,6 milioni di euro del progetto Iscol@ della Regione. A vincere l’appalto è stata un’azienda di Sassari. I lavori sono cominciati nella scorsa primavera e si sono interrotti a giugno. Oltre al convitto sono inagibili anche la palestra, trasformata in magazzino, e diverse aule. Anche il dirigente scolastico Antonello Pannella ha espresso preoccupazione per il ritardo e i conseguenti disagi.

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