La Nuova Sardegna

Olbia

«Sanità, ultimo tentativo per risolvere le criticità»

di Giuseppe Pulina
«Sanità, ultimo tentativo per risolvere le criticità»

Il sindaco di Tempio ha parlato ad Arborea di uno dei distretti più sofferenti «Il dialogo serrato con Regione e Ats servirà a trovare soluzioni condivise»

20 ottobre 2021
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TEMPIO. Importante, ma forse non risolutivo. L’incontro che ha richiamato ad Arborea più di 200 sindaci dell’isola per discutere delle tante mancanze del sistema sanitario regionale si è concluso con una fumata che vien difficile dire se più nera o più bianca. L’elenco di rimostranze da indirizzare alla Regione è stato abbondantemente integrato con gli interventi dei sindaci sardi (una ventina circa) che hanno chiesto la parola per fare il punto sul territorio di loro competenza. Tra i primi a intervenire il sindaco Giannetto Addis, referente di uno dei distretti sanitari più in sofferenza.

Per Addis, se non si può parlare di fumate e sentenze definitive, potrebbe avere più senso fare riferimento alla classica metafora del bicchiere: più mezzo pieno che mezzo vuoto, come dimostrerebbe il giudizio positivo sul convegno messo in piedi dai due presidenti di Anci e Cal, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, bravi, sottolinea il sindaco di Tempio, nel lavoro di mediazione tra Comuni e Regione. Un convegno, quello di Arborea, che in un post pubblicato su facebook Addis non ha, comunque, esitato a definire come “l’ultimo estremo tentativo di un confronto civile con le nostre istituzioni regionali e con il governo centrale”. «L’obiettivo – ha dichiarato Addis – è riproporre la centralità dei sindaci nei confronti diretti con la Regione». Segno che non sempre le istanze di sindaci e amministratori sono state recepite da i vertici regionali. Si tratterebbe, quindi, di renderne, per così dire, più immediata la ricezione. «L’intento è aprire un dialogo serrato con Regione e Ats per trovare soluzioni condivise e restituire potere decisionale e protagonismo ai sindaci». Questioni di forma, che potrebbero essere anche di contenuto, perché Addis, e con lui molti altri sindaci, ritiene che urge un approccio diverso al problema. «Ora – dichiara il primo cittadino tempiese – si passa a una modalità diversa, con la Regione richiamata alla responsabilità per trovare soluzioni emergenziali, come il ricorso a prestazioni aggiuntive o la stipula di contratti speciali e favorevoli per i professionisti della medicina provenienti dal Continente. Altro problema urgente sarebbe quello di dare attuazione alla legge regionale per quanto attiene la partenza delle nuove Asl, ma sarebbe anche opportuno che cessassero i commissariamenti per evitare rimbalzi di responsabilità con la Regione». Basterà per placare il malumore delle piazze?

«Non ci aspettavamo la soluzione del problema, ma la cosa positiva è la consapevolezza di poter svolgere ora un ruolo diverso rispetto al passato. Una nuova centralità decisionale per non essere fuori dalle decisioni».

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