Ex notaio Goveani il giudice dice no al patteggiamento
Due anni di pena sono pochi e il patteggiamento non si può fare. Così ha deciso il giudice del tribunale di Tempio che non ha alcuna intenzione di chiudere il fascicolo che riguarda l’ex notaio...
28 ottobre 2021
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Due anni di pena sono pochi e il patteggiamento non si può fare. Così ha deciso il giudice del tribunale di Tempio che non ha alcuna intenzione di chiudere il fascicolo che riguarda l’ex notaio Roberto Goveani (nella foto), accusato di non aver versato per gli anni 2012 e 2013 l’imposta del registro per decine di atti perfezionati nel suo studio. L’accusa contesta anche all’ex notaio di essersi appropriato, nell’esercizio della sua attività delle somme riscosse e delle cambiali e titoli protestati depositati da alcune banche, omettendo la restituzione agli istituti di credito. Gioveani, difeso dagli avvocati Florenzo Storelli e Francesco Marenghi, da anni aveva chiesto di patteggiare la pena e il processo era stato più volte rinviato pera permettere all’imputato di risarcire tutte le vittime. L’Agenzia delle entrate, infatti, non avendo ricevuto i versamenti dell’imposta sul registro, aveva inviato le cartelle esattoriali direttamente ai clienti di Goveani, molti dei quali si sono pure costituiti parte civile nel processo (semplici cittadini, ma anche banche e società). Alla fine, pur avendo l’ex notaio pagato il dovuto, l’iter del patteggiamento si è fermato ieri in udienza di fronte al giudice che ha valutato inadeguata la pena concordata con il pm. Tutto da rifare, dunque, davanti a un nuovo giudice.