La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, il dramma dei dipendenti Air Italy davanti alla Regione

Una protesta dei lavoratori Air Italy contro il Governo
Una protesta dei lavoratori Air Italy contro il Governo

Protesta sotto il palazzo del Consiglio a Cagliari. Proroga della cig, emendamento dei senatori sardi

08 novembre 2021
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OLBIA. Il dramma dei 1322 lavoratori di Air Italy, che vedono precipitare verso di loro il 31 dicembre, con la fine della cassa integrazione e il licenziamento collettivo, arriva davanti alla Regione.

Martedì 9 novembre, dalle 11 alle 14, in via Roma, sotto il palazzo del consiglio regionale, ci saranno gli autonomi dell’Usb, Anpav e Associazione piloti. La parola d’ordine, spiegano i sindacati, sarà una sola “lavoro”. Con la richiesta di parità di trattamento con i lavoratori Alitalia, ai quali è stato garantito un biennio di cassa integrazione e un posto nella neonata compagnia che ha preso il posto della ex compagnia di bandiera. In ogni caso, «Ita, nata dalle ceneri di Alitalia in perfetta continuità con la stessa malgrado si stia tentando di simulare che in realtà siano cose diverse, è un progetto fallimentare – scrive l’Usb – L'investitore è lo Stato che dovrebbe preoccuparsi di realizzare, a fronte di ingenti risorse pubbliche e di una crisi di settore drammatica, un progetto che renda a questo Paese una vera compagnia di bandiera in cui possano trovare collocazione i lavoratori espulsi a causa dei vari fallimenti che si sono susseguiti negli ultimi due anni».

Per la manifestazione di martedì, l’auspicio – spiega Marco Bardini, dell’Anpav regionale – «è quello di essere ricevuti dal presidente Solinas e dall’assessore Todde oltre che dagli altri esponenti della giunta e della maggioranza che insieme a lui hanno, in più occasioni, annunciato la costituzione di una compagnia aerea sarda che, oltre a risolvere gli atavici problemi di isolamento della Sardegna, assorbisse gli specialisti lasciati a casa da Air Italy. Se questo progetto esiste, è arrivato il momento di palesarlo ai rappresentanti dei lavoratori. Viceversa se il presidente ha cambiato idea, lo deve dire con franchezza a quanti hanno fatto affidamento sulle sue parole e declinare le soluzioni alternative per impedire la dispersione di quelle professionalità garantendo la ricollocazione dei lavoratori che dal primo gennaio prossimo saranno privi di qualsiasi orizzonte professionale e sostegno economico per le loro famiglie».

A Solinas e alla giunta viene comunque chiesto di intervenire sul governo perché venga garantita la proroga della cassa integrazione e il conseguente stop ai licenziamenti confermati dalla compagnia messa in liquidazione dall’Aga Khan e da Qatar Airways.

Un passo importante in questo senso è stato fatto dai i senatori sardi di tutti gli schieramenti. «Abbiamo presentato – annuncia il senatore Carlo Doria – un emendamento bipartisan di tutti i senatori sardi per sostenere i diritti dei lavoratori di Air Italy e le garanzie già ottenute per i dipendenti di Alitalia ricomprendendoli tra i beneficiari della proroga del trattamento di integrazione salariale».
 

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