Foto hard, a giudizio per diffamazione
Insulti e minacce alla moglie, 62enne chiede di patteggiare la pena di un anno
24 novembre 2021
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OLBIA. Per diffamare la moglie, non si era limitato a insultarla e offenderla parlando con altre persone. Aveva fatto di peggio: aveva creato un fotomontaggio con un’immagine pornografica utilizzando il viso della donna e il corpo nudo di un’altra. E poi l’aveva inviata alla moglie e ad altre persone, accompagnandola con messaggi pieni di insulti e minacce. Ma il fotomontaggio porno fatto con la fotografia della donna, non è che una delle trovate messe in atto da un 62enne di Olbia. Che un anno fa, durante la pandemia, aveva bersagliato la donna molestandola continuamente, anche durante la fase di separazione, minacciandola pesantemente, anche di morte, e offendendo la sua reputazione diffondendo le immagini pornografiche.
L’uomo è finito a processo per diffamazione e stalking nei confronti della moglie, diventata nel frattempo ex.
Difeso dall’avvocato Nicola Di Benedetto, il 62enne aveva chiesto di patteggiare alla conclusione delle indagini preliminari. Pena concordata col pubblico ministero, un anno.
Ieri è comparso davanti al gip Marco Contu per formalizzare il patteggiamento, ma il giudice si è dichiarato incompatibile (aveva autorizzato la proroga delle indagini), e il fascicolo passerà quindi ad un altro giudice.
Il caso era esploso un anno fa. Dopo la denuncia presentata dalla donna, la Procura di Tempio aveva attivato le procedure del Codice rosso a tutela della vittima.
La donna, assistita dagli avvocati Paola Deiana e Marco Pettita, ha subito ogni genere di ingiuria e minaccia da parte del marito.
Il quale andava in giro a dire che si prostituisse, che si prestasse a festini a luci rosse dietro pagamento di denaro, che avesse due amanti.
E che poteva dimostrare tutto perché aveva le prove fornite da un investigatore privato.
Tutte accuse contenute nel capo d’imputazione, insieme alla contestazione di atti persecutori. (t.s.)
L’uomo è finito a processo per diffamazione e stalking nei confronti della moglie, diventata nel frattempo ex.
Difeso dall’avvocato Nicola Di Benedetto, il 62enne aveva chiesto di patteggiare alla conclusione delle indagini preliminari. Pena concordata col pubblico ministero, un anno.
Ieri è comparso davanti al gip Marco Contu per formalizzare il patteggiamento, ma il giudice si è dichiarato incompatibile (aveva autorizzato la proroga delle indagini), e il fascicolo passerà quindi ad un altro giudice.
Il caso era esploso un anno fa. Dopo la denuncia presentata dalla donna, la Procura di Tempio aveva attivato le procedure del Codice rosso a tutela della vittima.
La donna, assistita dagli avvocati Paola Deiana e Marco Pettita, ha subito ogni genere di ingiuria e minaccia da parte del marito.
Il quale andava in giro a dire che si prostituisse, che si prestasse a festini a luci rosse dietro pagamento di denaro, che avesse due amanti.
E che poteva dimostrare tutto perché aveva le prove fornite da un investigatore privato.
Tutte accuse contenute nel capo d’imputazione, insieme alla contestazione di atti persecutori. (t.s.)
