La Nuova Sardegna

Olbia

Turismo verso la ripresa: in Sardegna nel 2023 un nuovo boom

Giandomenico Mele
Turismo verso la ripresa: in Sardegna nel 2023 un nuovo boom

I numeri incoraggianti esaminati nella quindicesima edizione del Meeting Olbia. Mario Ferraro (Smeralda holding): «Futuro positivo per la Sardegna sostenibile»

28 novembre 2021
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OLBIA. La ripresa c'è, anche se si tornerà ai numeri straordinari del 2019 solo nel 2023 e nel 2024, quando sarà assorbito l’effetto negativo della pandemia. Ma è il modello Costa Smeralda a confermarsi come traino del sistema turistico del nord est Sardegna, che riesce meglio di altri a rincorrere la ripresa. É quanto emerso nel corso della quindicesima edizione del “Meeting di Olbia” per il turismo, organizzato dall’associazione “Una scuola sarda” di Nuccio Merone e introdotto dalla relazione del direttore scientifico, Carlo Marcetti. I numeri parlano di un effetto rimbalzo nell'estate 2021, in un contesto dove la rivoluzione e il boom numerico degli alloggi privati e degli affitti brevi destinati ai turisti cambia lo scenario dell'extralberghiero rispetto alle classiche strutture ricettive.

La Costa Smeralda. «Possiamo parlare di una ripresa parziale del turismo in Costa Smeralda, con dati generali molto migliori del 2020 e i nostri alberghi che hanno avuto performance vicine ai numeri del 2019 – spiega Mario Ferraro, ceo di Smeralda holding –. Abbiamo sofferto molto nella prima parte della stagione, penalizzata da persistenti restrizioni di viaggio. Da metà luglio abbiamo invece registrato una fortissima ripresa. Alcuni trend che si sono evidenziati nel 2020, si sono consolidati nel 2021. La gente viaggia meno ma resta più a lungo. Molti preferiscono viaggiare fuori dal picco della stagione, il che ci ha consentito di prolungarla e tenere aperti alcuni alberghi fino a fine ottobre. Si conferma anche la tendenza della vacanza vicino a casa con un incremento importante di clientela europea ed italiana, mentre non si sono ripresi i mercati intercontinentali. Nel segmento extra lusso è cresciuto l'uso di aerei privati e il turismo nautico di cui ha beneficiato la Marina di Porto Cervo, con presenze superiori a quelle del 2019».

Sostenibilità. Il Covid ha quindi modificato la domanda, che punta su qualità e sostenibilità. Un punto determinante del successo della Costa Smeralda. «Aumenta anche la domanda di ville e suite, il nuovo lusso è avere più spazio, aree all’aperto, possibilità di isolarsi – aggiunge Ferraro –. Nel 2022 prevediamo una accelerazione della ripresa, ma la domanda turistica probabilmente non tornerà ai livelli pre-pandemici prima del 2024. Un report dell’Onu rivela che ancora oggi quasi il 50% dei Paesi del mondo hanno le frontiere completamente o parzialmente chiuse ai flussi turistici e non credo che il quadro cambierà nel 2022. Però le destinazioni più attrattive restano le più resilienti e i grandi flussi turistici torneranno. Vedo un futuro positivo per il turismo, con l’opportunità per la Sardegna di riposizionarsi come destinazione sostenibile che punta sulla natura e la diversificazione dell'offerta turistica».

Il «Gusto per il turismo». L’organizzazione del Metting di Olbia ieri ha anche assegnato hanno il Premio “Gusto per il turismo” al trombettista Paolo Fresu, all’ex calciatore Gianfranco Zola, alla studentessa Roberta Concas, alla Camera di commercio di Nuoro (presente il presidente Afgostino Cicalò) per la rassegna Cortes Apertas e all’azienda Zedda-Piras.

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