La Nuova Sardegna

Olbia

Per gli “sfratti fai da te” ora fioccano le denunce

Per gli “sfratti fai da te” ora fioccano le denunce

A Portisco irruzione con spinte e cazzotti in un’abitazione in via Milmeggiu  Niente ufficiale giudiziario e vigilanza privata al posto delle forze dell’ordine

30 novembre 2021
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OLBIA. Di fronte ai tempi esageratamente lunghi e incerti della giustizia avanzano pratiche inquietanti come quella degli “sfratti fai da te”. Cioè vere e proprie irruzioni violente nelle abitazioni con i proprietari (o i loro parenti e amici) accompagnati da minacciosi vigilantes privati e addirittura da troupe televisive. Una sorta di “commando” che va in giro a liberare case con modi da giustiziere della notte. Scene da far west con i protagonisti che spesso vengono alle mani. Inevitabilmente fioccano le denunce per violazione di domicilio, violenza privata e lesioni. Tutti fascicoli che finiscono poi in Procura a Tempio.

L’ultimo caso in ordine di tempo è accaduto nei giorni scorsi a Olbia, in via Milmeggiu, nei pressi di Portisco. Laaraj Abdelbaset (30 anni, nato a Ozieri) vive con la sua famiglia in affitto in una casa ed è sotto sfratto. Ha in mano un accordo, firmato dai proprietari, con l’ufficiale giudiziario per lasciare la casa il prossimo 15 dicembre, ma evidentemente per qualcuno vale cartastraccia. Così il 12 novembre scorso si presentano minacciosamente alla porta familiari e parenti dei proprietari accompagnati da un paio di vigilantes privati e dalla troupe di una televisione nazionale. Finisce male, malissimo: irruzione in casa con spintoni e cazzotti, sino all’arrivo dei carabinieri che placano gli animi. Tutto o quasi è andato poi in onda in una nota trasmissione tv che da tempo si sta proprio occupando di presunti “furti di case”.

Dopo qualche giorno, Laaraj Abdelbaset con la sua famiglia si presenta al commissariato di polizia di Olbia per raccontare la sua versione dei fatti e denunciare il violento tentativo di “sfratto fai da te” finito a pugni e spintoni. Il giovane, assistito dagli avvocati Pietro e Abele Cherchi nel procedimento penale, scrive anche una lunga lettera di diffida alla rete tv autrice del servizio.

In sostanza, Abdelbaset non ci sta a passare per “ladro di case”. Il primo documento allegato alla denuncia presentata al commissariato di polizia è il provvedimento di sfratto con l’allegato accordo firmato dai proprietari con l’ufficiale giudiziario che consente il rilascio della casa nel termine del 15 dicembre. In sostanza, lui e la sua famiglia avevano ancora titolo per stare in quella casa, perché così ha stabilito l’ufficiale giudiziario, dipendente del ministero della Giustizia. Sarebbe lui e solo lui il soggetto autorizzato all’esecuzione degli sfratti, eventualmente con l’impiego delle forze dell’ordine.

Nel caso di Portisco, invece, il campo è quello della giustizia privata, addirittura al servizio della televisione. Non a caso, sulla vicenda è intervenuta anche il Coordinamento giustizia della Federazione Confsal Unsa. Il responsabile nazionale Giovanni Buontempi ha ricordato termini e procedure di legge per il rilascio degli immobili, senza alcuno spazio per gli “sfratti fai da te” e per la giustizia privata. (m.b.)

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