La Nuova Sardegna

Olbia

Air Italy alla resa dei conti giovedì l’incontro decisivo

Air Italy alla resa dei conti giovedì l’incontro decisivo

Non ci sono alternative: la cassa integrazione o il licenziamento di 1.322 persone Sempre il 9 dicembre a Roma ci sarà una manifestazione davanti al ministero

04 dicembre 2021
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OLBIA. Ultima fermata giovedì 9 dicembre. È quella la dead line per i 1.322 lavoratori di Air Italy: è la data dell’ultimo incontro utile al tavolo ministeriale per sbloccare la vertenza, ed è anche la data della grande manifestazione di supporto organizzata a Roma. Non ci sono alternative: il via libera alla cassa integrazione oppure arriveranno a fine mese le lettere di licenziamento.

Non si è spenta, intanto, l’eco del blitz di un gruppo di lavoratori che in tre giorni hanno portato le ragioni della vertenza prima a Bruxelles nella sede della Commissiobne europea, e poi in Alta Francia, al Domain de Aiglemont, residenza del principe Karim Aga Khan. Due iniziative sicuramente efficaci e di grande impatto mediatico che hanno acceso i riflettori su una vertenza che per troppo tempo si è trascinata nell’ombra e nel silenzio.

«I lavoratori di Air Italy sono esposti all'imminenza dei licenziamenti che potrebbero conclamarsi già il 9 dicembre – hanno spiegato al rientro a Olbia – questa è l'urgenza principale che ha spinto i lavoratori a chiedere il supporto istituzionale dei rappresentanti della politica europea. Tale aiuto si rende necessario poiché solo un intervento di diplomazia internazionale può indurre la proprietà della compagnia ad acconsentire che si concedano i 12 mesi di cassa integrazione ai lavoratori. Si eviterebbero i licenziamenti creando le condizioni indispensabili alle per consentire di cogliere le prospettive di ricollocamento costituite da potenziali futuri progetti industriali, non ultimo esser ricompresi nel progetto della neo-costituita compagnia di bandiera». «L'audizione proposta dall’europarlamentare Dino Giarrusso – aggiungono ancora i lavoratori al rientro dalla missione – ha permesso alla delegazione dei lavoratori di analizzare le origini e le concause del collasso imposto alla compagnia. Giarrusso ha coinvolto nel confronto i parlamentari Sabrina Pignedoli e Tiziana Beghin, nonché lo stesso Vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo. Tutti con unità di intenti si sono impegnati a sostenere la vertenza».

Quindi la tappa in Francia. «Prima di rientrare in Italia abbiamo affrontato un viaggio verso la residenza parigina del Principe Karim Aga Khan – racconta ancora il comitato di lavoratori –. Abbiamo voluto consegnare brevi manu un messaggio scritto affinché il Principe, in qualità di socio maggioritario, possa intercedere sull'altro socio Qatar Airways e dare il mandato ai liquidatori di presentare l'istanza per la cassa integrazione. È indispensabile che venga superata la riluttanza da parte di costoro a richiedere l'istanza per la cassa integrazione, in assenza della quale sarà ineluttabile il licenziamento di tutti i 1.322 lavoratori».(m.b.)

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