La Nuova Sardegna

PALAU. «Dai dati che abbiamo a disposizione emerge che l’85% dei contagiati sono persone che non si sono volute vaccinare, difatti l’area più colpita è quella di Barrabisa-Porto Pollo, ove è più alta la concentrazione di persone contrarie alla vaccinazione e nei confronti delle quali si ipotizza esserci in corso una strategia di contagio al fine di aggirare le nuove disposizioni, rasentando anche aspetti d’illegalità». Lo ha denunciato il sindaco di Palau, Franco Manna, nel suo videomessaggio alla popolazione, dopo che il paese ha registrato ben 47 casi positivi al Covid-19, con un ricoverato. «Purtroppo – ha proseguito Manna – le persone che rifiutano il vaccino come metodo di cura risultano più esposte al contagio, vanificando gli impegni del resto della comunità. Il consiglio è quello di vaccinarsi, per fronteggiare insieme questa emergenza». L’amministrazione non resterà a guardare. Due settimane per portare la situazione di Palau sotto controllo: è questo l’obiettivo delle nuove restrizioni per la prevenzione della pandemia. Una situazione limite che ha imposto una decisione forte. I provvedimenti saranno in vigore dalla mezzanotte e fino al 18 dicembre. «Abbiamo stabilito nuovi servizi di controllo che verranno eseguiti dalla polizia locale con l’ausilio dei carabinieri anche negli orari notturni, soprattutto nel fine settimana e specie nei confronti dei soggetti sottoposti a quarantena», spiega Manna. I cinque punti chiave elencati dal sindaco sono chiari ed essenziali: «Sospensione di tutte le manifestazioni sia all’aperto che al chiuso e di qualsiasi natura, chiusura del parco giochi di via Fontevecchia, obbligo di mascherina anche all’aperto se in presenza di assembramenti, rispetto della distanza di sicurezza e divieto di cene o feste esterne al solo nucleo familiare». Ripristino delle regole base di prevenzione del Covid-19, dunque, per provare a isolare il numero sempre maggiore di casi in paese. (c.i.)