La Nuova Sardegna

Olbia

La kermesse dell’editoria per il terzo anno a Tempio

di Giuseppe Pulina
La kermesse dell’editoria per il terzo anno a Tempio

“Qui c’è aria di cultura”: da venerdì tre giorni di forum letterari in piazza Faber Si parlerà del rapporto uomo-paesaggio. Previsti anche incontri nelle scuole

07 dicembre 2021
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TEMPIO. La grande kermesse dell’editoria sarda ritorna a Tempio per il suo terzo anno consecutivo. Si svolgerà allo Spazio Faber dal 10 al 12 dicembre e metterà in mostra molti dei titoli più accattivanti licenziati negli ultimi mesi dalle case editrici dell’isola. Il tema forte di “Qui c’è aria di cultura” è il rapporto identitario tra uomo e paesaggio. Ideata e organizzata dall’Aes, con il sostegno e il patrocinio di Regione e Comune, la manifestazione è un appuntamento fisso dell’autunno culturale in alta Gallura. Lo pensano il sindaco Giannetto Addis e l’assessore alla Cultura, Monica Liguori. «Rinnovare la presenza di Aes per la promozione dell’editoria sarda – dichiara Addis – è fondamentale per costruire la struttura di una cultura che passa attraverso la lettura, il libro e la diffusione delle idee». Sulla stessa linea l’assessore Liguori: «Della cultura abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo, perché altrimenti non ci sarebberno vita e progresso. Quindi, ben venga Aes con il suo carico di idee e conoscenze che arricchiscono la consapevolezza di essere umani per gli esseri umani». Si parlerà di identità, paesaggio e anche di comunità. «Il tema – spiega Simonetta Castia, presidente Aes – si lega, infatti, al concetto di comunità, avendo come presupposto l’idea che i singoli ecosistemi ambientali e sociali conservino maggiore traccia e consapevolezza del senso di identità e della propria memoria. Questo si presta a esaltare il valore millenario, pluristratificato e denso di molteplici significati del patrimonio culturale dell’isola». Un tema che segnerà sin dalle prime battute la serie di incontri inseriti nel programma. Articolata in tre giorni, con incontri anche nelle scuole, la rassegna inizierà venerdì 10 dicembre con l’Omaggio a Grazia Deledda di Isabella Mastino, “Il cacciatore” di Alberto Capitta, “Lo zodiaco nella Divina Commedia” di Gian Nicola Cabizza e un excursus di Angela Antona e Nicola Castangia sulle testimonianze archeologiche dell’alta Gallura. Sabato 11 timone puntato, se possibile, verso tematiche ambientali. Dopo “Virus & Censure. Il contagio mediatico” di Pier Giorgio Pinna, seguiranno le presentazioni di “Grandi alberi e foreste vetuste della Sardegna” di Ignazio Camarda e “Attaccati alle radici. Alberi di Sardegna” di Enrico Spanu. Ultimo titolo della serata, “Terra muda” di Decimo Lucio Todde e Bruno Piccinnu. Si chiuderà domenica 12 dicembre con gli ultimi tre libri in programma: “Edgar Allan Poe. Il mistero della morte” di Fabrizio Raccis, “I saggi raccontano” di Gisella Rubiu e “La scena nascosta (come ci vediamo)” di Bachisio Bandinu.

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