La Nuova Sardegna

Olbia

Terzo attentato contro Merone

di Stefania Puorro
Terzo attentato contro Merone

A distanza di pochi giorni i malviventi hanno riprovato a bruciare uno dei locali del noto ristoratore

23 febbraio 2022
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OLBIA. Il loro obiettivo era uno: finire il “lavoro”. Volevano a tutti i costi distruggere col fuoco quel locale, ma non ci sono riusciti neanche stavolta. Ieri mattina presto, poco dopo le 5, hanno riprovato a bruciare “Il Regolo”, quello che si affaccia sul golfo di Cugnana: è del ristoratore Nuccio Merone, colpito per la terza volta in pochi giorni. Risale a venerdì scorso, infatti, un doppio attentato incendiario: i malviventi avevano prima cercato di dare alle fiamme, senza riuscirvi, proprio il locale nuovamente preso di mira ieri all’alba e, a distanza di poche ore, anche l’altro ristorante che ha lo stesso nome e che si trova sulla spiaggia di Marinella. Pure in quel caso la struttura non è stata danneggiata ma è andato comunque completamente distrutto l’impianto elettrico.

L’ultimo attentato. Il telefono di Nuccio Merone ha ricominciato a squillare di mattina presto. Troppo presto. Erano le 5,20. «Mi ha chiamato la guardia - racconta con grande amarezza - e mi ha comunicato che era scattato di nuovo l’allarme nel mio locale che si trova vicino Portisco. Sono corso lì, ancora una volta». Sul posto si sono precipitati immediatamente i vigili del fuoco e i carabinieri del reparto territoriale guidati dal tenente colonnello Davide Crapa. Le indagini sono in corso, ma sembra che la certezza di un attentato incendiario che voleva essere “risolutivo” ci sia proprio tutta. Sono stati trovati attorno al ristorante alcuni bidoni vuoti (che contenevano benzina) e numerosi inneschi. Ma l’incendio non è divampato. Le fiamme sono partite solo davanti all’ingresso del locale, nella parte anteriore, e l’intervento tempestivo dei vigili ha impedito che si allargassero, limitando così i danni.

Le indagini. Dopo il terzo attentato incendiario, i carabinieri del reparto territoriale non escludono nessuna pista, compresa quella legata a questioni private. Molte risposte potrebbero però arrivare dalle telecamere. L’impianto di sorveglianza era in funzione (e non è stato compromesso) e i militari stanno visionando i filmati. Non si sa ancora niente, ma non si esclude che proprio quelle immagini possano diventare elementi preziosi per risalire ai responsabili.

Nuccio Merone. Il ristoratore, che è molto conosciuto in città, non ha più parole. «Io non ho mai avuto problemi con nessuno - ribadisce -, ma in questo momento è giusto rispettare il lavoro dei carabinieri e attendere che le indagini vengano concluse. Però ci tengo a dire una cosa: Olbia è una bella città e c’è tanta brava gente. Ma la delinquenza sta dilagando. E, per questo, bisognerebbe pensare a investire di più in sicurezza».

I precedenti. Tutto in una notte. Gli incendiari, venerdì scorso, hanno provato a distruggere con le fiamme i due “Regolo” di Nuccio Merone. Alle 21,30 la prima tappa è stata al ristorante che si trova lungo la strada che porta a Portisco. Qualcuno, forse arrivato proprio dal mare, ha appiccato il fuoco alle piante che crescono in una aiuola che si trova al di sotto della terrazza del ristorante. Ad accorgersi del rogo è stato un passante ed è scattato l’allarme. I vigili si sono mobilitati e hanno spento subito il piccolo incendio che aveva solo annerito un angolo della struttura in legno. Qualche ora più tardi, gli attentatori si sono invece concentrati sull’altro “Regolo”, a Marinella. Questo stesso locale, nel 2016, era già stato incenerito. Ma in quel caso, come era stato poi accertato, non si trattava di un “avvertimento” rivolto a Nuccio Merone.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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