La Nuova Sardegna

CALANGIANUS. Appena si è saputo che giovedì il consiglio regionale ha approvato la legge finanziaria il sindaco di Calangianus, Fabio Albieri, si è informato se ci fosse un riferimento al settore sughero e la risposta è stata negativa. «Con profonda amarezza – afferma – ho notato che “sono tante le risorse a favore dei comuni, sanità, e alcuni comparti produttivi, ecc. Come al solito, ma non è una novità, nessuna risorsa è stata destinata al comparto sughero, così come promesso di recente. Come al solito, insomma, alle promesse sono seguite le solite chiacchiere». Albieri scrive su Facebook molto amarereggiato: «Non è da oggi, vediamo nostro malgrado come il comparto del sughero venga considerato di serie B e quindi nessuna attenzione venga assicurata a questo settore fondamentale per l'intera Sardegna non solo per Calangianus. Speriamo si ponga rimedio nella prossima annunciata legge omnibus. Noi rimarremo vigili e attenti». Il sindaco ha scritto di getto alla notizia, a freddo conferma la sua delusione. «C’erano state, settimane fa – spiega – delle riunioni con la commissione regionale alle attività produttive e ci erano stati assicurati impegni ben precisi per interventi a favore del comparto. Non solo per risolvere le problematiche relative al coleottero infestatore ma anche a favore delle sugherete per salvaguardarle e migliorarle, aiutare chi doveva utilizzare vasche di bollitura del sughero secondo le nuove norme di trattamento termico. Insomma, si parlava di interventi di vario tipo a favore del comparto non solo del settore trasformazione ma anche del commercio e invece niente. La delusone è grande, speriamo allora nella legge omnibus». La storia si ripete, dunque. Quando da Cagliari e da Roma si contatta la realtà sughero, arrivano grandi promesse ma nella pratica non cambia niente. La politica è da sempre sorda alla realtà sughero. (p.z.)