La Nuova Sardegna

Olbia

Viaggio nei palazzi storici apre anche Villa Tamponi

di Dario Budroni
Viaggio nei palazzi storici apre anche Villa Tamponi

Il Fai organizza un affascinante tour tra le residenze della vecchia Terranova Domenica 27 marzo tappa anche nelle dimore dei Colonna: municipio e Clorinda

18 marzo 2022
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OLBIA. Sa tanto di alta borghesia, stile liberty, teste coronate e carrozze trainate dai cavalli. Il viaggio nel tempo pianificato dal Fai è un affascinante itinerario nella Terranova di fine Ottocento e inizio Novecento. Per una sola giornata, domenica 27 marzo, saranno aperte al pubblico tre signorili dimore tirate su da grandi latifondisti e ricchi commercianti. Ci sono i due palazzi Colonna: l’attuale municipio in fondo a corso Umberto e Villa Clorinda di via Defilippi, da decenni sede dell’istituto vincenziano. E poi il pezzo forte: Villa Tamponi, la spettacolare residenza circondata dalle chiome verdi di un enorme parco fronte mare che, fino a questo momento, non è mai stata aperta al pubblico. Una villa stupenda, la più importante della città, che spalancherà il suo grande cancello per mettere in mostra i suoi vecchi tesori, compresi diversi reperti punici e romani conservati nel verde del gigantesco giardino.

Il Fai a Olbia. L’iniziativa porta la firma del Fai, in occasione delle sue Giornate di primavera, e sarà ufficialmente presentata domani alle 17 al museo archeologico. In cabina di regia la delegazione del Fai di Sassari gruppo Olbia-Tempio. Parteciperanno Monica Scanu, presidente regionale del Fai, e l’archeologo Rubens D’Oriano, storico funzionario della Soprintendenza da due anni in pensione. La giornata del Fai a Olbia, in programma domenica 27, è patrocinata dal Comune e tutti i dettagli su come partecipare all’evento saranno illustrati domani. Le visite saranno curate dai volontari Fai e dagli Apprendisti ciceroni del liceo classico Gramsci di Olbia.

Villa Tamponi. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di raccontare la rinascita di Olbia – dopo secoli di decadenza – nel periodo in cui si registrarono un primo boom demografico e una significativa ripresa economica, grazie ai nuovi collegamenti portuali e alla nascita di nuove attività legate in particolare al commercio. Villa Tamponi, costruita nel 1870 da Giovanni Battista Tamponi, agente generale di navigazione e grande proprietario terriero, rappresenta una importante testimonianza di quegli anni. Circondata da un immenso giardino fatto di palme, abeti, mandorle, pini e querce, si affaccia, ieri come oggi, sul porto vecchio della città. Una dimora di impronta rinascimentale che, negli anni, ospitò anche la principessa Iolanda di Savoia e Guglielmo III di Germania. Tra due domeniche, sarà possibile visitare in particolare il grande parco nel quale si possono ammirare non pochi reperti archeologici.

Palazzi Colonna. La giornata del Fai prevede un itinerario nel centro storico. Tappa a villa Tamponi, dunque, e poi in due palazzi Colonna. Il primo, poi diventato il municipio, fu fatto costruire nel 1932 da uno dei fratelli Colonna, ricchi commercianti del settore caseario da poco stabilitisi in città. Con forti richiami liberty e neobarocco, il palazzo fu bombardato nel maggio del 1943 e la parte distrutta venne quindi ricostruita. Sempre domenica 27 marzo si potrà visitare anche villa Clorinda, tirata su anche questa secondo uno stile liberty nei primi anni Venti del Novecento, sempre dalla famiglia Colonna. Presto diventò un albergo, chiamato Eden, e poco più tardi, nel 1935, venne donata alla Congregazione delle figlie della carità di San Vincenzo. Ancora oggi ospita una scuola. In città, esiste anche un terzo palazzo Colonna: si trova lungo corso Umberto, ma non sarà compreso nel tour del Fai.

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