Addio a “Zio Tonino” a 98 anni era il decano dei commercianti
TEMPIO. Non è da escludere che prima o poi qualche regista ispirato ci faccia un film sopra. Il personaggio, che in una trama televisiva sarebbe simile al protagonista buono di uno dei romanzi di...
21 marzo 2022
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TEMPIO. Non è da escludere che prima o poi qualche regista ispirato ci faccia un film sopra. Il personaggio, che in una trama televisiva sarebbe simile al protagonista buono di uno dei romanzi di Dickens, potrebbe essere Tonino Cusseddu, che, 98enne e quindi vicino alla soglia dei cento anni, è venuto a mancare non solo alla famiglia, ma a un’intera comunità. La sua scomparsa è diventata, infatti, il lutto della città, perché “zio Tonino”, come tutti lo chiamavano, ha avuto tra i suoi diversi primati anche quello di essere uno dei tempiesi più noti e amati.
Nel dicembre del 2020, prima che la pandemia costringesse anche lui a serrare la magica bottega in cui si era soliti trovarlo intento a tagliare e confezionare stoffe, aveva ricevuto dal Comune uno dei riconoscimenti più belli che un cittadino che ama il posto nel quale vive possa mai ricevere. In una cerimonia partecipatissima il sindaco Gianni Addis gli consegnò una targa celebrativa per la sua dedizione al lavoro. Allora si celebrarono 82 anni di lavoro, diventati 84 nel frattempo, malgrado lockdown, serrate e crisi di comparto. Una carriera professionale che ha fatto di zio Tonino un caso di longevità professionale che difficilmente può riscontarsi in altre parti del Paese A tutti mancherà quella merceria da sogno che incantava quanti, conoscendola o scoprendola proprio in quel momento, si trovavano a passare per via Roma. Coloratissima, sempre ordinata, come se al suo interno zio Tonino avesse voluto disegnare un abito elegante, privo però di tanti fronzoli. Un po’ come la sua persona, schiva, diretta, onesta, con un senso vocazionale del lavoro che non è facile trovare. Continuare a fare nella vita, anche dopo l’età pensionabile, un lavoro iniziato da adolescenti è davvero un primato. Uno dei tanti, naturalmente, che si possono riconoscere a zio Tonino. Esemplare e degna di essere affidata alla memoria comunitaria è anche la cura con la quale ha fornito le sue coloratissime stoffe a generazioni di sarte e stilisti per confezionare gli abiti del carnevale.
Nella bottega di via Roma era raro non trovare quel che si cercava, e se non si trovava il tessuto desiderato era, comunque, certo che a nessun cliente sarebbero mancati il sorriso di zio Tonino e la sua impagabile consulenza. Ora, quei consigli da specialista di altri tempi e quei sorrisi garbati di cui erano capaci i suoi occhi vispi e chiari sono affidati alla memoria dei tanti che lo hanno conosciuto. (g.pu.)
Nel dicembre del 2020, prima che la pandemia costringesse anche lui a serrare la magica bottega in cui si era soliti trovarlo intento a tagliare e confezionare stoffe, aveva ricevuto dal Comune uno dei riconoscimenti più belli che un cittadino che ama il posto nel quale vive possa mai ricevere. In una cerimonia partecipatissima il sindaco Gianni Addis gli consegnò una targa celebrativa per la sua dedizione al lavoro. Allora si celebrarono 82 anni di lavoro, diventati 84 nel frattempo, malgrado lockdown, serrate e crisi di comparto. Una carriera professionale che ha fatto di zio Tonino un caso di longevità professionale che difficilmente può riscontarsi in altre parti del Paese A tutti mancherà quella merceria da sogno che incantava quanti, conoscendola o scoprendola proprio in quel momento, si trovavano a passare per via Roma. Coloratissima, sempre ordinata, come se al suo interno zio Tonino avesse voluto disegnare un abito elegante, privo però di tanti fronzoli. Un po’ come la sua persona, schiva, diretta, onesta, con un senso vocazionale del lavoro che non è facile trovare. Continuare a fare nella vita, anche dopo l’età pensionabile, un lavoro iniziato da adolescenti è davvero un primato. Uno dei tanti, naturalmente, che si possono riconoscere a zio Tonino. Esemplare e degna di essere affidata alla memoria comunitaria è anche la cura con la quale ha fornito le sue coloratissime stoffe a generazioni di sarte e stilisti per confezionare gli abiti del carnevale.
Nella bottega di via Roma era raro non trovare quel che si cercava, e se non si trovava il tessuto desiderato era, comunque, certo che a nessun cliente sarebbero mancati il sorriso di zio Tonino e la sua impagabile consulenza. Ora, quei consigli da specialista di altri tempi e quei sorrisi garbati di cui erano capaci i suoi occhi vispi e chiari sono affidati alla memoria dei tanti che lo hanno conosciuto. (g.pu.)