La Nuova Sardegna

Olbia

Maître di Tempio ucciso in Spagna, la famiglia chiede la verità

di Angelo Mavuli
Maître di Tempio ucciso in Spagna, la famiglia chiede la verità

Le indagini sulla morte di Mario Decandia, travolto da un’auto fuori controllo della polizia locale a Palma di Maiorca

04 giugno 2022
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TEMPIO. Perché l’auto della polizia locale di Palma di Maiorca è piombata a tutta velocità fuori controllo nella zona pedonale del Paseo Sagrera uccidendo Mario Decandia e ferendo gravemente altre due persone? Lo chiede la famiglia del giovane maître di Tempio, che 30 minuti dopo la mezzanotte di giovedì ha perso la vita mentre tornava a casa dopo aver finito di lavorare. Gli investigatori spagnoli, da quanto si apprende, confidano nell’aiuto delle telecamere di sicurezza poste nell'area.

Secondo fonti della stessa polizia locale, l’incidente sarebbe avvenuto quando l’auto stava per intervenire per un'emergenza. La versione viene contestata da alcune testimonianze, secondo le quali l’auto andava ad alta velocità senza luci di emergenza accese. Secondo quanto appreso dalla famiglia, nell’auto sarebbe stata trovata una bottiglia di vodka. Il mezzo della polizia locale, in ogni caso, è piombato nella zona pedonale travolgendo una panchina e lampioni e infine Mario Decandia e i due colleghi. Il giovane professionista tempiese era tornato da pochi mesi a Palma di Maiorca, che di fatto considerava la sua seconda casa. È deceduto subito dopo il trasporto in ospedale.

Gravi in ospedale anche un collega svizzero di 25 anni e un’amica, 35enne, ricoverata in terapia intensiva. All’alba di giovedì, la morte di Mario è stata comunicata al fratello maggiore, Nicola, da altri tempiesi operanti a Palma di Maiorca. È spettato proprio a lui il doloroso compito di infornare i genitori che si trovavano nello loro casa al mare. La notizia, che si è diffusa rapidamente sul web, ha gettato nello sconforto non solo i parenti e gli amici della famiglia Decandia, ma l’intera città di Tempio e tutta l’alta Gallura, dove i Decandia e i Selis, cognome della mamma, sono conosciuti.

Tantissimi i messaggi di cordoglio e di affetto ai genitori e ai parenti. Il padre di Mario Decandia è in pensione da circa un anno. La mamma, casalinga, è nativa di Luras. Entrambi appartengono a famiglie molto amate e stimate in tutta la Gallura. Al nonno del giovane deceduto è intitolato il torneo Manlio Selis, uno dei più prestigiosi appuntamenti internazionali del calcio giovanile che la prossima settimana vivrà la sua 25esima edizione. Come la sua famiglia – raccontano gli amici – anche Mario era molto stimato. Grande lavoratore, ha girato il mondo per la sua professione che amava e svolgeva con grande passione.

Di recente, avrebbe espresso il desiderio di poter lavorare in Sardegna, rilevando in gestione un chiosco a Vignola. Desiderio purtroppo non realizzato per una serie di motivi. Attorno alla famiglia, chiusa nel suo grandissimo dolore, si è stretta con molta discrezione l’intera città di Tempio, compresi anche moltissimi giovani con i quali, nonostante le lunghe assenze di lavoro, Mario intratteneva ottimi rapporti. La famiglia del giovane maître e la città si augurano che su quanto accaduto a Palma di Maiorca e sulla folle corsa dell’auto della polizia locale spagnola sia fatta luce piena. La famiglia, che ha dato incarico a un legale sul posto, attende indicazioni dal consolato italiano che per ora ha sconsigliato il viaggio in Spagna. Anche la catena tedesca e il gestore italiano per i quali Mario Decandia lavorava a Palma di Maiorca si sono subito messi a disposizione. Non si sa ancora quando la salma del giovane sarà messa a disposizione della famiglia.

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